domenica 14 febbraio 2021

Il caffé che sborra: mon amour (notate i due punti del titolo, bow ad un certo fortunato quesito...)

Siamo tornati alla tazzina del caffé da asporto che sborra sui vestiti e sui sedili della macchina. Parlo di me, naturalmente. L'Abruzzo ha il record delle chiusure ed il record dei contagi. In pratica siamo rossi o arancioni, tranne qualche pausa, dal 10 novembre scorso e siamo, ad un tempo, una delle regioni più appestate d'Italia. Vabbé, sarà il destino cinico e baro.

Intanto ieri a Roma c'è stato il passaggio della campanella, nel senso del cambio di governo. Non capisco quelli di... quella parte politica (5Stelle per non far nomi) che si lamentano. A votare non sono voluti andare. Il Conte Primo se lo sono fatti scappare dall'Alleato di allora. Il Conte Secondo non sono stati capaci di corazzare malgrée la buona volontà dei “Ciampolilli” di turno. Nonostante tutto quello che hanno combinato a livello politico, gli hanno pure conservato qualche Poltrona ministeriale e non si accontentano?

Scendendo di scala (geografica) cominciamo ad avere i primi segni... significativi di “digitalizzazione”. Tipo un grande fratello che ti sorveglia (telecamere urbane) dalla mattina alla sera. Ti fa pagare caro se non capisci che i sindaci hanno un codice stradale tutto loro per il quale il giallo e il rosso (semaforici) pari quasi sono. Ti allegerisce il portafoglio se passi di uno all'ora i 30 orari che loro amano dedicarti. E via discorrendo.

Del resto, se vuoi “transitare” ecologicamente, ammesso che ti facciano uscire dalla reclusione domestica, puoi farlo solo a piedi, al più in monopattino, massimo in bici assistita. Se insisti con le quattroruote, allora ti obbligheremo a girare su te stesso ogni 50 metri per mezzo di apposite “rotonde” anti-mobilità da noi studiate.

La nostra modernità sostenibile è questa. Lavoro? Vietato se non in forma assistita. Mobilità? Vietata se non in monopattino. Diritti? Roba da... incivili! Ah ecco: incivili, parola di gran moda: la usano potenti e potentucci rivolgendosi ai sudditi ed i sudditi tra di loro istessi per non dimenticar l'abitudine.

Buon San Valentino.

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