venerdì 12 febbraio 2021

"Del vecchio governo non mi fidavo, del nuovo non so"

Ma quale normalità! Ma dopo un anno di clausure chi vuoi che la ricordi, la normalità! La normalità ormai è questa” – dice Maria, nome di fantasia ma storia realmente da me ascoltata oggi – e significa continuare a pagare contributi previdenziali e assicurativi, la tassa sui rifiuti, l'affitto del locale, senza incassare niente per mesi.” 

Per chi ha un'attività piccola come la mia, è un casino. Una volta con un locale così ci campavi bene la famiglia. Oggi non so che fare. Se devo chiudere, dove lo trovo un lavoro? Stamattina ho sentito alla radio che i navigator prendono 1.700 euro al mese di stipendio. Sa da quant'è che non vedo 1 milione e 700 mila euro tutti insieme? E dio non voglia che il nuovo governo ci toglie pure questi pochi indennizzi che abbiamo. Io del vecchio governo non mi fidavo, del nuovo non so proprio se dovermi fidare o no.”

Se sapevo tanto almeno non avrei messo al mondo mio figlio. Io non chiedevo niente a nessuno; andavo avanti con il mio lavoro. Che colpa ne ha quel povero bambino? Tutti i progetti che avevo per lui rischiano di andare in fumo. Chiunque ha un lavoro dipendente ha qualche integrazione, almeno i contributi della pensione pagati. Non parliamo di chi può contare su uno stipendio. Ed io cos'ho? Noi non abbaimo nessuno, non siamo organizzati, non ci sente nessuno a livello politico. Non so dove sbattere la testa, credimi”.

Ed un filo di lacrima bagna la sua mascherina. E non solo la sua.

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