mercoledì 26 marzo 2025

Ariecco il conflitto degli interessi

in primo piano, l'assessora D'Elpidio
ROSETO. Come un fiume carsico, ogni tanto – soprattutto grazie ad una parte della stampa teramana – riaffiora una caratteristica peculiare della politica amministrante il comune di Roseto, quello che in gergo suol definirsi con il termine amichettismo, o più storicamente nepotismo, se si vuole.

Così questa mattina il sito de I due punti, di Giancarlo Falcone e quello di Certastampa, hanno pubblicato due note di cronaca (i link li trovate anche su Roseto eclettica), che potrebbero inserirsi nel filone. Argomenti poi commentati in giornata da Fratelli d'Italia, Lega e Siamo-Roseto con rispettive note critiche.

Di cosa si tratta? Uno, quello riportato da Certastampa, riguarda l'uso del principale campo di calcio cittadino, dal quale una società sportiva si è sentita esclusa. E da quell'esclusione ha percepito una posizione di potere da parte di un altra entità associativa, che quel campo ha in custodia dal Comune e che è rappresentata da persone vicine all'amministrazione civica, militanti in liste politiche di appoggio, con candidature alle spalle nelle stesse liste. E qui si apre un problema. La sensazione ovvero di un canale diverso, più confortevole per chi è considerato prossimo al potere politico municipale rispetto a chi non lo è, o lo è di meno. E bello non è.

V'è da considerare, però, che Roseto è sì una cittadina di 26 mila abitanti, ma questi sono sparsi per nuclei o quartieri. Il centro-centro, la zona spiaggia per capirsi, d'inverno non saranno più di 6-7 mila. Tutti si conoscono, quindi, e molti sono parenti. La politica, allora, è tipica dei piccolissimi borghi del Bel Paese. Se poi per farsi eleggere – come è successo nel 2021 – canditi mezzo paese, peggio mi sento.

Tuttavia questa caratteristica non spiega completamente il secondo caso, quello riportato da I due punti. Che riguarda più propriamente l'assessore Annalisa d'Elpidio. Qui ha approfondito il tutto Si.amo-Roseto, presieduta da Vanessa Quaranta e rappresentata in consiglio comunale da Teresa Ginoble. Si.amo ha scoperto che c'è un'associazione messa sù da quattro ex-candidati pro-Nugnes nella lista dell'assessora D'Elpidio, ove ci sarebbe anche una sua parente, che ha preso contributi per circa 50 mila euro per eventi - scrive Si.Amo – “svolti prima che l'associazione nascesse”. In particolare, l'associazione risulta costituita il 12 agosto 2024 e gli appuntamenti finanziati hanno “avuto luogo tra il maggio 2024 e l'11 agosto 2024”. Per di più, osserva ancora Si.Amo, l'assessore risulta aver deliberato in merito. Si.amo teme che potrebbe esserci qualcosa di più di un mero fatto di costume, che già non sarebbe lieve.

Ora, è facile intuire quale sarà la risposta dell'amministrazione: è tutto regolare e le iniziative in tema sono meritorie. Benissimo, anzi malissimo. Perché se sono meritorie le iniziative, che necessità c'è che dentro le società che le organizzano ci siano gli assessori stessi (come nel caso dell'assessore Luciani, fondatore-amministratore e poi, pare, solo socio di un'associazione che si occupa di musica) o amici e parenti degli assessori, come dice Si.amo nel caso della D'Elpdio? Sono buone iniziative, le fa chi le deve fare e gli assessori fanno gli assessori, o no? Perché devono esserci così vicini? Temono che restandone lontani le associazioni non reggano? Le manifestazioni saltino? Davvero non si capisce, insomma.

Ciò detto, però, qual è il problema politico? Semplice, che all'opinione pubblica non gliene importa nulla. Considera questi atteggiamenti normali. Vi ha fatto il callo. Anche perché le cosiddette, chiamiamole così per farci capire, elite culturali cittadine, accettano a loro volta tali comportamenti senza problemi. Come tutto sommato li lascia passare grandissima parte dell'informazione cittadina (tranne qualche eccezione, forse solo un paio appena).

La domanda è: fino a che punto alla gente non importerà nulla? Queste righe pensano fino in fondo. Però, siccome questi comportamenti della politica amministrante sono ripetuti, se l'opposizione – o anche soltanto una piccola parte di essa – vi batte di continuo, ahi visto mai che qualche significativa porzione della pubblica opinione, che pur a tutt'altro pensa, non si svegli?

Ripeto, queste righe non lo credono. Ma chi amministra, può contare sempre sull'indifferenza degli elettori? Boh, chi vivrà vedrà.

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