sabato 12 aprile 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Retromarcia non esibita sui buoni pasto scolastici. Anzi, un far finta di non averli aumentati. Quando andavano a scuola i frollini (nell'altro secolo) si sarebbe detto: giocare a fare gli indiani. Intanto il pro-sindaco, Angelo Marcone, festeggia lavori che dovevano essere conclusi quattro mesi fa. Del resto se voi ordinate una pizza a casa per stasera e ve la portano dopodomani che fate? non lo girate un video di giubilo? del tipo: oh come sono contento... oh come sono contento... di aver sforato solo del 76 per cento i tempi della consegna!

5 aprile. Piove solo per noi. E poi si viene a sapere – tradotto nel linguaggio semplice – che se si rompono le vie comunali è colpa della pioggia, se si formano buche nelle strade provinciali è colpa... della provincia! Vabbé, buono a sapersi, diceva quel tale.

6 aprile. Doppio lavoro. Il vice-comandante della polizia municipale farà, nel tempo libero, anche il comandante dei vigili urbani di Alba Adriatica. Evidentemente il Comune non ha questa carenza di uomini in divisa che dice di avere. Altrimenti non si spiega. Ma come, dici di non avere vigili e quelli che ci sono li autorizzi a lavorare anche per un altro Comune?

7 aprile. Campanile conteso. Confronto a distanza, a mezzo post-social, tra Simone Aloisi, ex-consigliere Pd, ed Angelo Marcone, attuale vice-sindaco. Motivo, il campanile di Montepagano, finalmente scartato da un impalcatura che sembrava eterna. Aloisi rivendica, giustamente, i fondi per il restauro, decisi nel 2018, quando lui era consigliere. Marcone vanta i lavori fatti mentre lui è Vice. Ma si guarda bene, il pro-sindaco, dall'intestarsi anche l'anno di ritardo sulla tebella di marcia. L'intervento, infatti, doveva regolarmente concludersi ad aprile 2024.

8 aprile. Una bufala praticamente. L'atto ufficiale ufficialmente pubblicato giorni dopo l'annuncio social smentisce su tutta la linea l'annunzio medesimo circa le pulizie dei cimiteri. Trattasi di mero rinnovo di appalto già in corso. Quindi in teoria quelle attività avrebbero dovuto esser in svolgimento da mesi. Tuttavia la sostanziale bufala passa tranquillamente grazie alla collaudata abitudine di passare tal quali le veline del palazzo. Nemmeno fossero vangelo.

9 aprile. Mare aperto. I balneatori dichiarano la disponibilità ad attrezzare un pò meglio le spiagge per le persone che hanno difficoltà fisiche all'accesso. Il che, ovvio, è buona cosa. Tuttavia l'accessibilità vera delle spiagge sarebbe il loro minor sfruttamento iper-capitalista, che innalza muri, recinzioni, elimina arenile libero, eccetera. Un modello ovvero secondo cui se non hai soldi per pagare ombrellone, sdraio (e anche il parcheggio auto) semplicemente non vai al mare. E soprattutto, un modello che genera un business privato lucrosissimo. E poi si finisce per passare per beneffattori per la concessione di qualche passerella: incredibile, ma vero!

10 aprile. Buoni pasto: retromarcia. All'inizio quasi negato; poi minimizzato; quindi rimangiato. È l'ingloriosa sorte dei buoni-pasto per le scuole, il cui aumento aveva creato qualche protesta degli utenti, seppur silenziosa. È vero infatti che la gente non parla per non esporsi, ma non è detto che chi tace (sempre) acconsente. Così, nel dubbio, si son rimagiato gli aumenti.

11 aprile. Parcheggio forse. La Chiesa recinta spazi di sosta già liberi. Con il beneplacito del Comune, c'è da immaginare. Difficile pensare che il parroco, dato gli elegiaci rapporti d'amicizia con il sindaco, non abbia pre-avvertito dell'intenzione di piantare i paletti.

N.b: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, alle ore 22:00 (anche prima) del venerdì; sono commestibili, ehm pronti, per i lettori dalle ore 7:00 (anche prima) del sabato. Aurevoir

sabato 5 aprile 2025

Caro Marsilio, la sanità non va per altri motivi

Ha ragione il governatore Marsilio quando dice che le forme della protesta contro le tasse-sanitarie viste in opera al consiglio regionale di qualche giorno fa sono figlie di una vetero-sinistra d'antan. E si potrebbe anche aggiugere che la malsanità non è tutta colpa sua, dato che problemi c'erano eccome anche prima. Lui ha solo la responsabilità di non averli risolti, bensì aggravati.

Perché il problema non sono le liturgie della protesta, peraltro limitata, né la credibilità del centro-sinistra in genere sul punto. Il problema è che se tu semplice persona, normale cittadino, hai bisogno di un pronto-soccorso in troppi casi non vieni... soccorso! se non dopo un calvario di ore. E se ti prescrivono un esame specialistico, non lo ottieni se non dopo attese di mesi e mesi oppure se non ti rivolgi al privato a pagamento.

E questo, caro Marsilio, succede perché non c'è l'accesso nei reparti ospedalieri, dove i posti letto sono stati brutalmente tagliati. Per cui rimani dentro al pronto-soccorso, come vi fossi ricoverato, ma in condizioni spesso contrarie alla decenza. Non per colpa del personale sanitario, ma perché è bloccato di fatto l'accesso ai reparti ospedalieri. Come d'altro canto si crea lista d'attesa perché la medicina di base non funziona ed il medico ti manda a fare mille analisi (come si dice) anche se hai solo un raffreddore che un pò di anni fa si risolveva con una visita ed una compressa.

Se aggiungi che la Regione dà un tot di denaro alle Asl e quelle a fine anno ne spendono un tot più qualcosa a quanto pare senza che la Regione, lo Stato o nessun'altro se ne accorga, il quadro è bello che tracciato.

Ora, questo non è che si risolve dicendo che c'è ancora una sinistra che usa forme piuttosto folcloristiche di protesta. Si risolve aprendo le corsie degli ospedali e tornando ad una medicina di base che faccia diagnosi e cura e non solo compilazione di impegnative per analisi e accertamenti specialistici. Cose che quelli prima di Marsilio non hanno fatto e lui non ha fatto.

Tutto il resto sono chiacchiere. E quelle di Marsilio non sono meno inutili di certe proteste. Le une come le altre lasciando puntualmente spiccicato il tempo che trovano. Ahimé!

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Dalle contraddizioni di “Azione” al risentimento degli “azionisti” locali verso Si.Amo-Roseto. E c'è da chiedersi quanto il sovrappiù di cattiveria (politica) quotidiana giovi al consenso...

30 marzo. Parrocchiali con l'elmetto. Ma i calendiani rosetani, tutti chiesa & politica, che avevano velato con la bandiera della pace financo la facciata del Comune tre anni or sono, marciato tra Perugia ed Assisi osannando la pace senza se e senza ma, che ne pensano dei toni bellicisti (e Meloniani) del leader Carlo Calenda al congresso nazionale di Azione? E Pavone, che in Regione inalbera con i Cinque Stelle il cartello dimissioni verso il governatore abruzzese di Giorgia, desidera anche lui, come Calenda, distruggere i pentastellati tra l'altro qui anche di Rosaria Ciancaione?

31 marzo. Per 7 euro l'ora. Sindaco e Vice annunciano l'appalto, per circa 70 mila euro, della pulizia dei cimiteri. Come sempre la notizia passa in modo acritico. Eppure si tratta solo di 4 ore di lavoro giornaliere a turno su ognuno dei quattro cimiteri cittadini di operai pagati 7 euro l'ora, cioè due euro meno del salario minimo proposto a livello nazionale. E per questa paga, legale ma irrisoria, lavorando solo una volta la settimana per ogni camposanto, si dovrebbero pulire le aree esterne, tagliare l'erba, potare le siepi, disinfettare i bagni, togliere la cacca dei volatili, piantare fiori alla ricorrenza stabilita ed essere sempre presenti. Il che, oltre che tecnicamente improbabile, è anche moralmente ingiusto, specie per chi professa principi cattolici solidaristici.

1° aprile. Asilo PNRR. Raddoppia quasi il tempo concesso all'impresa per la demolizione/ricostruzione dell'asilo “M.Ventre” di via Manzoni, inserito nel famoso PNRR: da 366 a 647 giorni. Doveva esser pronto a novembre scorso lo sarà, forse, per settembre prossimo. Immaginate fosse un edificio privato: sarebbero scattate mille penali. Ma siccome è un asilo pubblico tutti zitti. Evidentemente non interessa a nessuno.

2 aprile. “Comune di pace”. E poi un Comune ove l'Azione di Carlo Calenda vice-amministra, tipo Pineto ad esempio, sembrerebbe attardarsi in vecchi concetti pacifisti ormai ampiamente superati dalla politica del leader nazionale del partito, che evidentemente non ha avvertito in periferia del nuovo corso.

3 aprile. Risentimento costante. Se il regolamento non serve a niente e nulla cambia, perché appellare la sentenza che lo riguarda sciupando soldi del Comune, cioè di tutti noi? Questa la domanda di Teresa Ginoble e Francesco di Giuseppe circa la vexata quaestio del regolamento consiliare. La risposta è stata una paginata di attacchi, una furiosa litigata a mezzo comunicato della maggioranza soprattutto contro Teresa Ginoble ed il ginoblismo. Insomma, ma che vogliamo fare? indire una Giornata Cittadina del Risentimento?

4 aprile. Le buche degli altri. Un consigliere colognese, che in teoria dovrebbe occuparsi di Frazioni, Vincenzo Addazi, local dirigente di Azione, deplora le buche sulle strade provinciali nate dopo le recenti piogge. Peccato le vie comunali, in piena città, si riempiano di fango alla minima pioggia causa la collina che il Comune co-amministrato dal consigliere Addazzi ha permesso di sbancare alla base per far spazio a nuovi villini. Ma di questo né Addazi né i colleghi di Addazi si sono mai neanche lontanamente preoccupati.

N.b: i frollini vengono chiusi in redazione, pardon messi in forno, alle ore 22:00 circa del venerdì. Sono commestibili, cioè disponibili per i lettori, dalle ore 7:00 circa del sabato. Aurevoir


Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Retromarcia non esibita sui buoni pasto scolastici. Anzi, un far finta di non averli aumentati. Quando andavano a scuola i frollini...