ROSETO. Dalle contraddizioni di “Azione” al risentimento degli “azionisti” locali verso Si.Amo-Roseto. E c'è da chiedersi quanto il sovrappiù di cattiveria (politica) quotidiana giovi al consenso...
30 marzo. Parrocchiali con l'elmetto. Ma i calendiani rosetani, tutti chiesa & politica, che avevano velato con la bandiera della pace financo la facciata del Comune tre anni or sono, marciato tra Perugia ed Assisi osannando la pace senza se e senza ma, che ne pensano dei toni bellicisti (e Meloniani) del leader Carlo Calenda al congresso nazionale di Azione? E Pavone, che in Regione inalbera con i Cinque Stelle il cartello dimissioni verso il governatore abruzzese di Giorgia, desidera anche lui, come Calenda, distruggere i pentastellati tra l'altro qui anche di Rosaria Ciancaione?
31 marzo. Per 7 euro l'ora. Sindaco e Vice annunciano l'appalto, per circa 70 mila euro, della pulizia dei cimiteri. Come sempre la notizia passa in modo acritico. Eppure si tratta solo di 4 ore di lavoro giornaliere a turno su ognuno dei quattro cimiteri cittadini di operai pagati 7 euro l'ora, cioè due euro meno del salario minimo proposto a livello nazionale. E per questa paga, legale ma irrisoria, lavorando solo una volta la settimana per ogni camposanto, si dovrebbero pulire le aree esterne, tagliare l'erba, potare le siepi, disinfettare i bagni, togliere la cacca dei volatili, piantare fiori alla ricorrenza stabilita ed essere sempre presenti. Il che, oltre che tecnicamente improbabile, è anche moralmente ingiusto, specie per chi professa principi cattolici solidaristici.1° aprile. Asilo PNRR. Raddoppia quasi il tempo concesso all'impresa per la demolizione/ricostruzione dell'asilo “M.Ventre” di via Manzoni, inserito nel famoso PNRR: da 366 a 647 giorni. Doveva esser pronto a novembre scorso lo sarà, forse, per settembre prossimo. Immaginate fosse un edificio privato: sarebbero scattate mille penali. Ma siccome è un asilo pubblico tutti zitti. Evidentemente non interessa a nessuno.
2 aprile. “Comune di pace”. E poi un Comune ove l'Azione di Carlo Calenda vice-amministra, tipo Pineto ad esempio, sembrerebbe attardarsi in vecchi concetti pacifisti ormai ampiamente superati dalla politica del leader nazionale del partito, che evidentemente non ha avvertito in periferia del nuovo corso.3 aprile. Risentimento costante. Se il regolamento non serve a niente e nulla cambia, perché appellare la sentenza che lo riguarda sciupando soldi del Comune, cioè di tutti noi? Questa la domanda di Teresa Ginoble e Francesco di Giuseppe circa la vexata quaestio del regolamento consiliare. La risposta è stata una paginata di attacchi, una furiosa litigata a mezzo comunicato della maggioranza soprattutto contro Teresa Ginoble ed il ginoblismo. Insomma, ma che vogliamo fare? indire una Giornata Cittadina del Risentimento?
4 aprile. Le buche degli altri. Un consigliere colognese, che in teoria dovrebbe occuparsi di Frazioni, Vincenzo Addazi, local dirigente di Azione, deplora le buche sulle strade provinciali nate dopo le recenti piogge. Peccato le vie comunali, in piena città, si riempiano di fango alla minima pioggia causa la collina che il Comune co-amministrato dal consigliere Addazzi ha permesso di sbancare alla base per far spazio a nuovi villini. Ma di questo né Addazi né i colleghi di Addazi si sono mai neanche lontanamente preoccupati.
N.b: i frollini vengono chiusi in redazione, pardon messi in forno, alle ore 22:00 circa del venerdì. Sono commestibili, cioè disponibili per i lettori, dalle ore 7:00 circa del sabato. Aurevoir
Grazie Ugo, di queste riflessioni
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