martedì 21 ottobre 2025

Torna più in forma che mai l'università della libera età

ROSETO. C'è scritto "appunti" in una pagina del ricco programma dell'anno accademico di "Uni3-LaFenice" di Roseto - presentato nell'aula del consiglio comunale - che si sbaglierebbe a dire università della Terza Età.

Ed il perché si sbaglierebbe a dirlo, si può cercare di chiarirlo da qualche appunto che Roseto-Eclettica ha preso. Innanzitutto perché la grafica dell'opuscolo è di uno studente della quinta dell'istituto tecnico "Moretti", Mattia Jardilino, seguito dalla professoressa Tiziana Cianciarelli. 

E poi perché la Uni3 presieduta dalla professoressa Patrizia di Filippo, con la collaborazione di Andreina Salvatore e di tanti altri "docenti", intende stabilire anche un ponte tra le generazioni. In ciò coadiuvata dal sindaco, Mario Nugnes, presente alla "prima", il quale vorrebbe anche andare nelle scuole a parlare del "tifo violento", tema quanto mai attuale.

Come attuali sono i temi della "Fenice": dalla letteratura al teatro, dalle scienze alla medicina, passando per tante attività collaterali, come viaggi, laboratori artistici, mostre ed anche conviviali.

Affollatissima comunque la prima "lezione", tenuta dal professore Nicola Mastronardi ed allietata da un momento musicale eseguito dal professor Livio Libbi.

Per il resto, vi sono i canali "social" della Fenice.

domenica 19 ottobre 2025

Lucciole per lanterne

ROSETO. Lucciola o non Lucciola, intesa come lido o piazza, se è permesso, per dirla con gli antichi egizi (sic!) il problema è un'altro.

Vale dire che se vuoi andare al mare, anche se abiti a Roseto, o tiri fuori dalle tasche giù per sù un mille euro a stagione, o semplicemente resti a casa. Tanto costa infatti, un ombrellone con lettini preso a nolo stagionale più qualche minima consumazione al bar (eventi esclusi, perché se ci metti pure quelli buonanotte).

In altre parole, se anche la metà delle famiglie rosetane "noleggiasse" un'estate al mare sulla "loro" spiaggia, ciò vorrebbe dire quattro-cinque milioni a stagione che si trasferiscono dalla città a vantaggio di poche decine di attività.

Se volete, si può mettere anche così: se io cittadino pago mille euro ad un'azienda balneare, sono io con i miei soldi che finanzio l'imprenditoria turistica e non l'economia turistica che arricchisce me in quanto cittadino.

Questo e non altro è l'effetto di piani spiaggia che hanno al centro del loro "statuto ideologico" l'azienda balneare e non l'utente del mare, ovvero il cittadino che poi sarebbe il vero proprietario delle spiagge che sono (sarebbero) pubbliche, cioè di tutti.

Il resto appunto, sono solo lucciole per lanterne.

sabato 18 ottobre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Dieci anni fa il Pd fece ostruzionismo e votò contro il piano spiaggia “Pavone1”, salvo non cambiarne una virgola nei successivi 5 anni e 4 mesi di permanenza al potere. Adesso, sul piano spiaggia “Pavone2”, quasi peggio del primo, si è astenuto.

11 ottobre. Asfaltanti. Funzioneranno ancora gli asfalti elettorali? Stile anni '60 del '900: asfalto davanti casa e voti? Specie se asfaltanti ed asfaltati sono prossimi d'uscio? Secondo i frollini funzionano ancora. Alla grandissima!

12 ottobre. Brand” Riserva. Ancora una volta l'indiscusso ed indiscutibile big degli ambientalisti rosetani, Marco Borgatti, esalta le folle a motivo di successo della Riserva. Come se la quantità di suole che pestano i prati del Borsacchio siano la misura di tutte le cose. Nel pieno di una concezione aziendalista ed iper-capitalista del concetto di Riserva, che infatti dopo vent'anni di acritica applicazione del principio, sta come sta.

13 ottobre. Tutto esaurito. Succede sempre così: a metà stagione i turisti sembrano pochi, alla fine è inevitabilmente pienone. Con immancabile proclama di sindaco e assessori: merito nostro. Ma la sensazione dei frollini è altra: cioè, anche se il Comune non avesse fatto nulla, risparmiando 450 mila euro circa spesi alla bisogna, il numero dei villeggianti sarebbe stato esattamente lo stesso.

14 ottobre. Per Gaza: si e no. Il consiglio comunale parte con Gaza prima del piano spiaggia. E plasticamente emergono quattro posizioni. Quella di destra (Di Giuseppe, FdI), quella di sinistra (Rosaria Ciancaione), quella di centro (Enio Pavone) e quella della Chiesa intesa in senso politico-culturale (Di Felice – Nugnes). Facile capire quale prevarrà, anche sul piano elettorale: la quarta, la Chiesa appunto.

15 ottobre. (S)piano Spiaggia. Ma come può parlare di piano spiaggia un ceto politico-dirigente che, a 360 gradi, condivide lo stesso concetto di sfruttamento intensivo dell'arenile dell'industria balneare? Ha la stessa impostazione ideologica della spiaggia quale esclusivo fattore di produzione da massimizzare nell'ottica della rendita monopolistica a vantaggio di attività di nicchia? Cosa può derivare da tale impostazione culturale se non quello che vediamo? Sarebbe il caso di smetterla di parlare di autonomia della politica, che di autonomo ha solo le chiacchiere ed a volte nemmeno quelle.

16 ottobre. Sfoglia la margherita. Torna sulla stampa lo psicodramma-politico della sinistra rosetana: mi alleo, non mi alleo, ci mettiamo tutti insieme, no io no, tu si, quell'altro vediamo. Intanto sul piano spiaggia si sono astenuti. Dieci anni fa il Pd fece ostruzionismo e votò contro. Salvo non cambiarne una virgola nei 5 anni e 4 mesi di permanenza al potere. Ora, su un piano che in sostanza è lo stesso ancor più incrementato si è astenuto. Complimenti!

17 ottobre. Slogan. Roseto vive di lavoro, dinamismo, futuro, dice Gianni Mazzocchetti. E di slogan, si potrebbe aggiungere.

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

martedì 14 ottobre 2025

Il piano spiaggia "Pavone2" completa, in peius il "Pavone1" di dieci anni fa

ROSETO. Diciamolo subito: i danni principali su un dato assetto della spiaggia, li fece il Pavone1, ovvero il piano spiaggia di dieci anni or sono. Quello passato ieri, davanti ad una platea di balneatori, è probabile soddisfatta, ovvero il piano-spiaggia Pavone2, completa solo il già fatto allora. Del resto, la spiaggia è nella sostanza già tutta concessa, privatizzata, costruita: peggiorare ancora era difficile.

Tuttavia qualche peggioramento si è riusciti a compierlo. E se il Sottanelliano doc, assessore Gianni Mazzocchetti, ieri pomeriggio in consiglio comunale ha tentato di dire che c'è più spiaggia libera perché hanno rinunciato alla concessione “La Lucciola” trasformandola in piazza a mare, in realtà ci sono almeno un paio di nuovi stabilimenti balneari (uno a ridosso del Borsacchio, l'altro a Cologna), c'è uno stabilimento riservato ai disabili (e non si capisce perché non lo siano tutti free-limit, senza sorte di riserve indiane); più alaggi, ombreggi che diventano semi-lidi, trabocchi o addirittura pontili galleggianti, piscine e piazze a mare a volontà.

Insomma, la maggior parte della spiaggia è ormai in concessione privata. E se non puoi pagarti l'ombrellone, oppure semplicemente vorresti fare un bagno e stenderti al sole ad ausciugarti, o ti accontenti delle lingue di sabbia tra un lido e l'altro, magari a cavallo di un fosso tombato tipo scarico a mare, oppure, semplicemente te ne stai a casa e non rompi le scatole alla rendita balneare, vera ed unica protagonista economica e politica di questo come di qualsiasi altro piano spiaggia.

Tant'è.

domenica 12 ottobre 2025

Quanta storia in quelle carte!

TERAMO. "Vuoi venire a Teramo? C'è la presentazione della nuova direttrice dell'Archivio di stato, la dottoressa Oriana Rizzuto",

mi dice l'amica Gabriella Francesca Parisciani, casualmente incontrata nella mattinata domenicale rosetana.

E così, grazie al passaggio di Gabriella, eccoci in questo palazzo antico teramano con cortile in via Cesare Battisti. Sede appunto dell'Archivio di stato, ovvero l'ufficio dove vengono conservati i documenti che testimoniano il nostro passato.

Quelle carte notarili e nobiliari vale a dire; quelle antiche mappe di poderi e ville; quei manoscritti ingialliti e, oggi, in parte digitalizzati, che raccontano il prima di noi. Anche il "prima di noi" di Roseto, che appassiona Gabriella Parisciani, con le vicende dei Mezzopreti e dei Castelli, ad esempio.

Quelle carte ancora osservate di solito da storici e studenti, abituali frequentatori delle stanze finemente voltate a mattoni dell'Archivio, che la nuova direttrice vorrebbe aprire anche al pubblico più vasto, comprese scuole e associazioni.

Non a caso infatti questa mattina era presente la biblioteca "Delfico" di Teramo, che già dai tempi del direttore Ponziani (anche lui tra il pubblico stamane) sperimentò forme di divulgazione allargata.

Una mattinata peraltro inserita nella manifestazione "Domenica di carta", perché quelle "pergamene", quelle righe tirate in corsivo con il pennino ad inchiostro, sono una specie di "acqua metabolica", dalla quale è scaturito un oggi che porta ancora quei cognomi.

Cognomi la cui vita privata ed i cui affari di famiglia, hanno conformato e conformano più di quanto si creda il nostro territorio. I cui lasciti sono tutt'ora visibili e tutt'ora a volte centrali nella vita e dell'urbanistica delle nostre città.

Con la speranza che "centrali" restino e non stravolti nell'assetto. Perché un passato "gentile" il nostro territorio l'ha avuto, prim'ancora che s'inventassero cosiddetti assessorati alla "gentilezza", peraltro assai disinteressati a lasciare impronta di lievità e delicatezza di segno nell'urbanistica cittadina.

L'Otesor di Luca Maggitti

ROSETO. La sensazione, entrando nella sala del “Hercules”, è che Luca Maggitti, sia una istituzione. Come una scuola, un ente, un comune. Tantissima gente (e tanta classe dirigente) ha infatti partecipato alla presentazione del suo ultimo libro. Si intitola: “Otesor”, che è l’anagramma di Roseto. Un volume da 304 pagine dedicato al basket: passione e professione di Luca da una vita. Luca Maggitti è infatti un giornalista con i fiocchi, ma soprattutto un cultore del basket e di Roseto.

Al basket, dunque, è dedicato Otesor. Al basket nell’anno della congiunzione astrale della contemporanea promozione in “A” della formazione maschile (Pallacanestro Roseto) e di quella femminile (Panthers Roseto). Al basket che identifica per parte non lieve la città stessa. E perciò tra il pubblico c’erano anche molti “inconciliabili” della politica cittadina, nella stessa sala per l’occasione.

Il prodigio al basket, ed all’istituzione Luca, per una sera è riuscito. Scusate se è poco.

sabato 11 ottobre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Far politica oggi significa pressoché esclusivamente inviare comunicati stampa. Immancabilmente copiati ed incollati da siti e social. Con la speranza che le opinioni ed i commenti dei loro autori persuadano chi legge a votare chi manda

4 ottobre. Grazie Signore. Classico omaggio a mezzo stampa per l'assessore regionale di Fratelli d'Italia, Umberto de Annuntis. Causa un finanziamento anti-frane. E qual è il sottostante cultural-politico? Che i fondi per opere pubbliche non sono un normale atto amministrativo, magari dovuto, ma un favore politico, un gesto d'amicizia personale, la considerazione di un politico più per uno più giù. Una concezione politica feudale, vassalla. Deprimente.

5 ottobre. Niente di nulla. Ma ci vuole tanto, specie per chi vanta amicizie con tutte le Armi della repubblica, sì da ostentare foto e selfie in continuazione, ottenere una che sia una pattuglia, magari solo il sabato pomeriggio, che fermi una che sia una di queste bici-moto-elettriche che sfrecciano sui marciapiede? Non le chiedono queste pattuglie o non li ascoltano?

6 ottobre. Francescano”. Un sindaco iper-ecumenico, il Nugnes alle battute iniziali del consiglio comunale. Forse perché reduce dalla visita al Poverello d'Assisi, prima di lui toccata 21 anni or sono al solo Franco di Bonaventura, non a caso sindaco trionfalmente rieletto per un secondo mandato.

7 ottobre. Sfoglia la margherita. Prosegue questo psicodramma-politico rosetano di Azione, Pd ed altri-di-sinistra, come s'usava un tempo dire, che un giorno paiono sul punto di allearsi ed il giorno appresso assumono il contrario. Una storiella che peraltro appassiona solo gli addetti ai lavori, ovvero poche decine di persone.

8 ottobre. C'è azione e azione. Accompagnare ragazzi con qualche disagio psichico nella Riserva è una buona azione. Accompagnarli con toni messianici e foto celebrative non è una buona azione.

9 ottobre. La bandiera c'è. La pista ciclabile è quella che è, ma ha la bandiera. Le barriere architettoniche son quelle che sono, ma abbiamo la bandiera. L'ambiente spiaggia è pieno di cemento, ma la bandiera c'è. Evviva le bandiere!

10 ottobre. Palla a spicchi. Dopo le prime battute del campionato, i tifosi del basket rumoreggiano (per il vero fanno di peggio, ma è un'altro discorso).

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

Torna più in forma che mai l'università della libera età

ROSETO. C'è scritto "appunti" in una pagina del ricco programma dell'anno accademico di "Uni3-LaFenice" di Roset...