sabato 6 settembre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. La maggioranza si dota dell'ennesimo regolamento del consiglio comunale. Per “Si-Amo-Roseto” ha un imprinting culturale teso a zittire, limitare, bloccare l'opposizione. Ma c'è anche la cronaca, con un'altro episodio da un certo allarme sociale

30 agosto. Ci vediamo nel 2032? Prima la coalizione poi il candidato sindaco, sussurrano off-record alla festa dell'unità, che guai a dire di Roseto perché è provinciale. Libera traduzione: campa cavallo.

31 agosto. Discorso a due. Che poi è come la spiaggia fosse un discorso a due: chi amministra il Comune e chi gestisce le spiagge. Ed i cittadini? cioè i veri proprietari dell'arenile? Assenti. Visti come un bancomat. Se vuoi andare al mare paghi l'ombrellone; e la sdraio; ed il parcheggio e... fra poco pure l'aria. Non hai i soldi? Zitto e a casa.

1° settembre. Turistiamoci. Vivere di turismo, si dice. Per un ragazzo/ragazza di una città di mare magari significa passare 6 giorni su 7 dell'estate a spinger drink sotto il muso di sedicenti turisti, spesso vecchi e scorbutici, racimolando qualche soldo che 1 giorno su 7 vai a spenderti da un altro come te che, a turno, spinge drink sotto il tuo muso nell'occasione vestito da cliente. Dicono sia formativo. Mah!

2 settembre. Nella mani del Signur. E due: dopo il tizio spacca finestrini (e farmacie), ecco quello con bastone rotante. Ed è difficile alla politica giustificarsi. Se gli uffici periferici del ministro Piantedosi (Lega) paiono infatti vedere Roseto come un hub-immigrati, il sindaco (Azione) si limita a cerimoniare ossequiente quegli stessi uffici nelle occasioni pubbliche, mentre Fratelli d'Italia non ha mai scritto a Giorgia Meloni chiedendogli di smetterla di mandare tutti a Roseto. Che il Signur ci salvi!

3 settembre. Enio “sindaco”. Il consiglio comunale approva a maggioranza l'ennesimo regolamento. E la vicenda, vista a latere, guardata politicamente, mostra che il vero sindaco circa mattone & ombrellone (dicesi urbanistica) è Pavone. Sarà che Nugnes è troppo impegnanto ad organizzare feste & fasti per occuparsene?

4 settembre. Evvai! Il ritrovamento casuale (ed ammesso come tale) di un motorino rubato diventa motivo di vanto comunicazionale. Evvai!

4 settembre. Chiamate il 112. Di fronte al caso immigrazione che non smonta dalla cronaca, il sindaco, che aveva provato a liquidarla con un: chiamate il 112, ora dice che parlerà con il Prefetto. Alla buonora.

5 settembre. Allevi al Borsacchio. I frollini saranno già in forno quando il M° Allevi avrà tenuto il suo concerto al Borsacchio. Ma è facile pronosticare un successo. Per la riconosciuta maestria del compositore. La suggestione del luogo. La naturale solidarietà per la dolorosa condizione di salute dell'artista. Altro è invece il discorso che la Regione, viste le migliaia di spettatori, cambi idea sulla Riserva, giacché nemmeno le dichiarate 30 mila firme popolari di due anni fa salvarono le forze pro-riserva da una pesante sconfitta politica alle regionali di lì a poco. L'unica derivata che si può trarre è che la Riserva è un ottimo stadio per eventi ad elevato richiamo di pubblico. Il che non pare esattamente lo scopo di una riserva, però.

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

martedì 2 settembre 2025

Mo' dialoghiamo...

ROSETO. Dunque, secondo la "lex-Pavoniana", alias il big di "Azione" Enio Pavone, pur di dialogare con i consiglieri Teresa Ginoble (Si.Amo-Roseto), Francesco di Giuseppe (Fratelli d'Italia) e Nicola Petrini (Bella Roseto) sull'annosa vicenda del regolamento del consiglio comunale, si può rinunciare anche alla causa davanti al consiglio di Stato. E pazienza se costa soldi.

Così, per dialogare, ieri, con la fattiva collaborazione della fidatissima presidente del consiglio comunale, Gabriella Recchiuti (foto), si sono riapprovato (naturalmente da soli, a maggioranza) l'ennesimo regolamento. 

E cosa hanno escogitato? Intanto, per dialogare, hanno rimesso la fascia tricolore azzurra per la Presidente. E vabbé, partecipa a tanti di quegli eventi insieme al sindaco, passi per la fascia, che oltretutto il Comune ha acquistato da tempo!

Poi, per dialogare, hanno istituito i vicepresidenti del consiglio comunale. Che però non sono previsti dallo statuto e c'è pure un esplicito parere contrario del ministero. E vabbé, dialoghiamo.

Ma soprattutto, per dialogare, hanno di nuovo esteso un notevole potere discrezionale riservato alla Presidente per bloccare gli emendamenti dei consiglieri qualora gli saltasse in mente di tentare la pratica democratica dell'opposizione senza se e senza ma.

Tra l'altro con un possibile effetto paradosso, perché con la modifica introdotta potrebbero passare emendamenti contraddittori che farebbero da cavallo di troia dentro le delibere minandola in ipotesi, con conseguente danno più della maggioranza che dell'opposizione. 

Insomma, hanno detto: o si fa come diciamo noi... o si fa come diciamo noi: dialoghiamo!

Ovvio che Teresa Ginoble e Francesco di Giuseppe hanno detto: no grazie.

Ci sarà un'altro ricorso? Su vedrà

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO.  La maggioranza si dota dell'ennesimo regolamento del consiglio comunale. Per “Si-Amo-Roseto” ha un imprinting culturale teso a ...