sabato 27 settembre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Chi mette mano a scuole, Ville e pontili vince, si diceva l'altra volta. Ma vero è anche che l'ordinario latita: manutenzione spicciola, tasse, tariffe dei servizi, sicurezza percepita. Grandi opere versus ordinario? Sarà scontro di percezioni?

20 settembre. Come mai? Per la seconda volta in pochi giorni il sindaco buca una cerimonia religiosa. E lascia la fascia al vice. Angelo (Marcone) nuovo nunzio vobis municipalus?

21 settembre. Tutti a casa”. Torna il tizio mezzo nudo che terrorizza i passanti agitando un bastone. Diceva Alberto Sordi in “Tutti a casa”: era uno e m'ha messo pure paura! Una sola persona prende in giro un'intera città. E provoca pure la giusta azione di un deputato di Azione (Giulio Sottanelli) affinché le istituzioni repubblicane prendano qualche rimedio.

21 settembre. Parcheggi in centro. Da quando lo hanno restituito alla gestione delle Ferrovie è sempre vuoto. Dice Si.Amo-Roseto del parcheggio alla Stazione. E qui l'associazione di Vanessa Quaranta mette il dito su un problema che il sindaco Nugnes non ha risolto, anzi ha peggiorato a suon di strisce blu: la fame di parcheggi in centro.

22 settembre. Sindaco in ombra. Week-end sottotono, dal lato comunicativo, per il sindaco Nugnes. Dopo l'inspiegabile assenza all'appuntamento neo-catecumenale (movimento fortissimo in città) e l'invece comprensibile evitare di mettere la faccia sul caso del tizio con il bastone (non fa bene alla popolarità), si fa bruciare sul tempo da Pavone anche la prima del basket cittadino. Per fortuna, lo stesso Pavone e Sottanelli (in gran spolvero Giulio) suppliscono alla bisogna.

23 settembre. Benché murales. Scandalo: imbrattato il murales di via Marche. Gesto da condannare. E condanniamo, dunque. Dovremmo però anche riflettere. I murales, per un verso della storia, sono stati forme d'espressione libera. Se li vuoi irriggimentare, addirittura renderli conformi a volere amministrativo (perché questo è in via Marche: l'attuazione di un volere amministrativo) allora ne hai distrutto lo spirito. Poi magari trovi qualcuno – certo da condannare, certo da castigare – che magari inconsciamente protesta contro... la protesta istituzionalizzata.

24 settembre. Sottopasso “Pavone”. Vuole un sottopasso in zona nord, nei pressi del Borsacchio, il deus ex machina politico dell'urbanistica rosetana, Enio Pavone. E va da crederlo: con tutte le palazzine che la sua urbanistica fa e farà costruire giù di lì, non glielo vogliamo dare uno sbocco a mare?

25 settembre. Ehi fu il Premio. Depotenziato, svilito, messo in secondo piano: dice Maristella Urbini, già vicesindaca dal 2011 al 2016, del Premio di saggistica, un tempo fiore all'occhiello della cultura, quella vera, rosetana. E la domanda sorge spontanea: ma se non piace più questo Premio, perché ancora quest'anno si spendono 13 mila euro di soldi pubblici per tenerlo in piedi? Almeno il coraggio di abolirlo del tutto.

26 settembre. Ma quale piano! Che poi dicono sempre del piano regolatore. Ma si rendono conto che un mini-appartamento in città costa 200 mila euro? Che senza una famiglia facoltosa alle spalle o una banca che ti finanzia a vita, la casa non la compri? Lo capiscono che più palazzine fanno costruire e più costano gli alloggi? Possono comprendere questa semplice verità personaggi politici che percepiscono indennità da 8-9 mila euro al mese per i loro incarichi elettivi?

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

giovedì 25 settembre 2025

Un nemico ci vuole!

ROSETO. Un nemico ci vuole, dicono gli esperti del marketing politico. Specie ai tempi della post-politica!

E così, gli scafatissimi amministratori rosetani, apologi del presente ed autoelogiatori massimi di sè stessi, vistosi ieri leggermente criticati dal PD sull'impiantistica sportiva ed in particolare - a detta Pd - su presunte discriminazioni circa l'uso dell'impiantistica medesima, che fanno? Semplice, se la prendono con l'unica opposizione possibile su piazza: SiAmo-Roseto, che tra l'altro, nell'occasione, nulla aveva detto.

Del resto con il Pd locale non è che possono molto calcare la mano, visto che pubblicamente (Il "Messaggero" nei giorni della festa dell'Unità) il consigliere regionale Sandro Mariani ha auspicato un accordo. Con Fratelli d'Italia ed il centro-destra classico si sa che sono dall'altra parte. Ed allora chi rimane? l'unica lista crossover che non riescono bene a stimare nella consistenza, appunto Si.Amo-Roseto guidato da Vanessa Quaranta (foto)!

E come l'attaccano? Addirittura retrodatando la formazione ad alcuni anni prima che nascesse. Un falso grossolano. Un pò come la favola del lupo e l'agnello. Disse il lupo all'agnello lungo il riscello: tu stai inquinando la mia acqua! Rispose l'agnello: guarda che tu sei più in alto di me, caso mai è il contrario! Ed il lupo: ed allora l'aveva inquinata tuo padre, quindi ti mangio lo stesso!

Insomma, la colpa è sempre di SiAmo-Roseto!

lunedì 22 settembre 2025

Il turismo che ci aspetta

Che poi fa sempre piacere incontrare uno degli ultimi esemplari stagionali di quella particolare simil-specie umana che erige il nostro amatissimo "pil-turistico".

Di soliti i tizi si appalesano ai banconi che distribuiscono cibo già cucinato. E difatti in uno di questi l'ho notato poco fa. Nel senso che si è infilato nei trenta centimetri circa che avevo lasciato tra me e la vetrina.

Con la classica "divisa" di canotta scolorita, pantaloncini sgualciti, sandali dismessi, qualche problema con le docce visto l'aspetto. Tipica età tra i 50 ed i 60. E tipico accento tardo-turistico-straniero.

Siccome con la lingua van come vanno i soggetti, non solo allungano braccia e mani oltre-vetrina, ma ci salgono pure con le ginocchia, per cui devi per necessità indietreggiare anche se il display segnalerebbe il tuo turno. Giacché quando la gentile commessa gentilmente gli comunica: "Guardi, c'era prima il signore", non resta che sorridergli dicendo: "Faccia pure, anche noi deriviamo dai vichinghi!"

Naturalmente lui non capisce, ti guarda come dire: e questo da dove esce! e comincia con una dettagliatissima ed esigentissima scelta. Che poi comunica alla tipa che evidentemente lo accompagna, restata in secondo piano, con un gesto come a dire: "Ti ho preso questo, mangia!"

Devo dire che prototipi in tal senso, esemplari del radiosissimo futuro turistico che ci aspetta, ne ho visti diversi nell'estate.

Che fortuna non ricordarsi questo radiosissimo futuro!

sabato 20 settembre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Problema tecnico: potrebbe un sindaco che si presentasse con la (quasi) nuova scuola Romani, il (quasi) nuovo pontile, la (quasi) nuova Villa Clemente, le (quasi) nuove via Roma e via Colombo, eccetera, perdere le elezioni del 2027? I frollini credono francamente di no.

13 settembre. Nugnes bis, tris, quater. Il sindaco ri-annuncia che l'anno prossimo partiranno i lavori alla stazione. Non era necessario. Si sa benissimo che prima delle elezioni si faranno. Che poi è strano: Nugnes ha la rielezione in tasca, forse già al primo turno, ma si comporta come uno che dovesse conquistarsela ogni giorno.

14 settembre. Li asfaltiamo. E dopo la stazione, l'asfalto (elettorale cosiddetto). A prova che gli attuali reggitori del civico potere, mentre accusano il passato da mane a sera non solo fanno come tutti, ma esattamente come tutti hanno fatto. Del resto non è proprio da quel passato su cui scaricano ogni colpa che è venuto, viene ed in ancor più larga messe verrà il loro consenso?

15 settembre. Ma quale svolta? Si dice infatti la svolta, il nuovo, eccetera. Ma, a ben vedere, l'attuale amministrazione civica è stata, è ed in modo ancor più ampio sarà sostenuta la prossima volta, da aree politiche, gruppi e personaggi che governano la città da vent'anni ed anche più.

16 settembre. Noi prima. Dice Dario Franceschini, leader Pd già Dc: l'epoca dei moderati è finita. Mi sa che a Roseto lo abbiamo anticipato: qui di centristi d'assalto è pieno.

17 settembre. Tavolo vuoto. Torna latamente in cronaca, per via di un post assai critico di Siamo-Roseto, il cosiddetto Tavolo del turismo, organismo di estrazione politica in sostanza abbastanza inutile. Del resto fu istituito sul finire degli anni '20 del secolo attuale dal sindaco Sabatino Di Girolamo, il quale non sapeva come fare per salvarsi dall'opposizione feroce di Nugnes-Marcone-Pavone, compreso ostruzionismo e ricorsi, contro la tassa di soggiorno (cui i tre hanno largamente ricorso una volta vinte le elezioni) e cedette alla loro richiesta di un Tavolo del turismo. Si è visto come è andata.

18 settembre. Socialismo “irreale”. Ed intanto, pare che molta tassa di soggiorno (forse 125 mila euro) sia stata spesa per campagne pubblicitarie. Una sorta di socialismo alla rovescia del compagno Enio (Pavone): liberismo spinto per i servizi a carico dei cittadini e sostanziale assistenzialismo per alcuni settori dei mondi aziendali.

18 settembre. Sovrintendenza chi? Inaugurato, dopo anni, il cantiere per il restauro di Villa Clemente. Per i ritardi – si giustificano – bussare alla Sovrintendenza. Ma pazienza d'un frollino, si direbbe. Si fa un buco paesistico spaventoso tagliando gli alberi davanti un fabbricato del lungomare Roma e la Sovrintendenza non se ne accorge. Si piazza una palazzina un po' più a sud del lungomare che se guardi dalla spiaggia vedi le finestre al posto del profilo della collina e la Sovrintendenza non la vede... Poi restauri villa Clemente che a momenti veniva giù e la Sovrintendenza farebbe storie? Ma pazienza d'un frollino, si ripete!

19 settembre. Con l'uno e con l'altro. Il Sindaco era andato lì con il Prefetto a fare i complimenti all'azienda. Poi i sindacati devono averlo messo a parte che proprio lì, alla Salpa-Rolli, qualche problema c'era e pure una vertenza. Ma niente paura, il sindaco ha immediatamente dichiarato disponibilità ai sindacati medesimi. Che democristiano perfetto: inimitabile!

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

sabato 13 settembre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Dubiti di un modo d'intendere la Riserva? Beccati post-irritati. Parli di laicità dello Stato? T'appioppano ingiurie farneticanti e poi scappano se gliene chiedi prova. Dici di una rotonda: sei un individuo pericoloso. Evviva la città della... gentilezza!

6 settembre. Pensiero unico. Chi non la pensa come me è un codardo? Codesto, è nella sostanza, il pensiero di un post a commento del concerto in Riserva? A parte che, nella specie, spiccherebbe per democrazia (!) ma sorvolando, saprebbe dire l'autore del gentile editto quanti centimetri, pardon millimetri, ha guadagnato il perimetro della Riserva a seguito della sua autoproclamata vittoria?

7 settembre. Bastasse colorare! Certo, un sottopasso a colori (via Marche) è meglio di uno bianco e nero. Si tributi allora ode e lode ad organizzatori e protagonisti dell'evento. Ma ciò basta ad una visione alternativa della città? Il Palazzo, peraltro concedente e consenziente, farà forse retromarcia sullo stravolgimento urbanistico del lungomare? Il Palazzo, concedente e consenziente, si pentirà della demolizione degli alberi del quadro paesaggistico del lungomare Roma? Il Palazzo, concedente e consenziente, fermerà le decine di nuove palazzine che costituiscono l'essenza della sua urbanistica? No. E allora?

8 settembre. Niente palco basket. Dopo la squadra femminile, anche sul palco della presentazione della formazione maschile del basket, l'ospite d'onore politico è Marilena Rossi, consigliera regionale di Fratelli d'Italia. E se Nugnes è sostituito dal vice Marcone perché fuori città, anche questa volta Sottanelli resta in platea. Mah!

9 settembre. Tutti con Nugnes. È opinione dei frollini che intorno alla ricandidatura di Nugnes2027 si stia preparando una di quelle ammucchiate politiche da 80 per cento o giù di lì. Insomma, tutti con lui. La domanda però è: per far cosa?

10 settembre. Pontile a me, no a me... Sono stato io... No, io...io...io... si rinfacciano le opposte fazioni politiche i fondi per il pontile, che tra l'altro sta in mano a cristo, come si dice, da sette anni per colpa, anzi colpissima, di sinistra, destra e centro messi insieme. A parte, dunque. Ma visto che c'è una graduatoria ovvio frutto di istruttoria tecnica volete dire, di grazia, come avete fatto, politicamente, ad infilarvi dentro il procedimento amministrativo per dire che siete stati voi?

11 settembre. Addazii l'oracolo. La stampa prevalente accetta come oro colato l'opinione del consigliere di Azione, Vincenzo Addazii, circa la rotonda di Cologna Paese. Vincenzo l'oracolo. Complimenti. Di solito, quando capita, è segno che si è riconosciuti potenti.

11 settembre. Il Pd copia Fdi? Alle ore 8:12 arriva un comunicato di Fratelli d'Italia. Denuncia una situazione di degrado a Cologna Spiaggia. Alle 9:44 ecco il comunicato del Pd. Denuncia esattamente la stessa cosa. Ma che, copiano da Fratelli d'Italia?

12 settembre. Tutti in classe. L'autore dei frollini ringrazia il fato per esser nato quando le scuole, tutte e in tutt'Italia, riaprivano il 1° ottobre. E la sera prima, solo il capo dello stato si affaciava al TG delle 20:00 per rivolgere incomprensibili auguri agli scolari. Ora lo fanno, da tutti i pori informativi, anzitutto social, ottomila sindaci moltiplicati per tutti gli assessori comunali. Ma invece di proferire aulici discorsi di circostanza, spesso vuoti e retorici, che ne direbbero di metter mano veramente alle manutenzioni degli edifici scolastici?

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

mercoledì 10 settembre 2025

"PAVONE IN REGIONE"

ROSETO. Nella concezione feudale del potere, tipica in specie dell'Italia provinciale, si ripropone la questione di chi bisogna "ringraziare" per lo stanziamento di fondi per le opere pubbliche. Il caso di questi giorni è il pontile di Roseto, ma l'argomento è generale. 

Allora proviamo ad esser chiari, se si riesce, a beneficio degli eventuali lettori. Avendo a mente magari proprio il pontile.

Sul cui finanziamento, ad esempio, Enio Pavone (consigliere comunale e regionale di "Azione") conduce un discorso cardine della sua politica: lui in Regione "porta" (come si dice) risorse a Roseto. Lavora, cioè, per la sua città. E li porta, questi benefici, grazie ai suoi buoni rapporti con il governatore Marsilio ed in particolare con l'assessore De Annuntis, che però sono esponenti di primo piano di Fratelli d'Italia. Del partito ovvero di cui lui sarebbe in teoria all'opposizione e che a Roseto si oppone alla sua amministrazione comunale. 

Qual è dunque il cardine della narrazione pavoniana? Semplice: se io non fossi in Regione e non avessi amicizie con chi la governa, questi fondi non arriverebbero a Roseto. 

Vero? Millanta crediti politici che non ha?

Per scoprirlo, basterebbero poche righe, possibilmente ufficiali. Ad esempio, un comunicato del governatore Marsilio che dicesse: caro consigliere Pavone, faccio sapere che quei fondi arriverebbero a Roseto comunque, che tu sia in Regione o meno, amico mio o meno, perché così è stabilito dalla normalità propria della funzione amministrativa. Perché devono arrivare, insomma. 

Ma una cosa così chiara, né da Marsilio, né da De Annuntis, né da Gatti, né da Fratelli d'Italia abruzzo si è mai sentita. Tanto che Pavone può tranquillamente continuare la sua narrazione, che peraltro già praticava prima ancora di arrivare in Regione. Anzi, Marsilio arrivò persino al palazzetto di Roseto per l'insediamento dell'amministrazione civica, invia continuamente suoi assessori alle manifestazioni rosetane e distribuisce ampi sorrisi nelle sue visite locali.

Allora uno dice: se da quattro anni, nella sostanza, dai vertici politici della Regione e di Fratelli d'Italia abruzzo, si lascia tranquillamente fare, si chiude un occhio rispetto a questa comunicazione locale di Pavone e dell'amministrazione rosetana, allora il cittadino rosetano perché non dovrebbe pensare che qualcosa di vero ci sia, che questo rapporto politico speciale esista? 

Ecco, tutto da qui nasce l'equivoco. Un equivoco che mette in grandi difficoltà Fratelli d'Italia di Roseto (anche se loro diranno il contrario e batteranno sempre le mani a Marsilio). Se è dunque Pavone l'amico e l'interlocutore di Marsilio, quello che "procura" le risorse per il bene di Roseto, perché mai i rosetani dovrebbero votargli contro? Perché Fratelli d'Italia di Roseto se la prende con Pavone, che è amico di Marsilio e grazie al governatore "porta" risorse a Roseto?

Non vi pare semplice questo discorso? Però non è che lo deve risolvere Pavone o il sindaco Nugnes l'equivoco. Lo deve risolvere Fratelli d'Italia. Non vi pare?

martedì 9 settembre 2025

Il pontile del secolo

ROSETO. Che poi sarebbe normale in una democrazia... “normale” che amministrazioni di diverso colore politico collaborino per realizzare opere pubbliche. Specie se una di queste amministrazioni, nel caso quella rosetana, si definisce “civica”, ovvero equidistante da destra come da sinistra.

Ed invece tanto normale non è. Se è vero come è vero che la civica amministrazione appunto ha ritenuto di gonfiare all'inverosimile la notizia che la regione Abruzzo, guidata dal governatore Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, avrebbe premiato il comune di Roseto, retto dal sindaco civico Mario Nugnes, dei fondi per completare il pontile a mare.

Anzitutto un po' di storia, però. Dunque, siamo al 9 giugno di quest'anno quando Marsilio scende a Roseto per inaugurare il cantiere della nuova casa della salute, un tempo detta distretto sanitario. Nel brindisi, davanti ai giornalisti, il sindaco Nugnes trae dalla tasca il telefonino e mostra a Marsilio l'immagine (la vedete qui sotto) di come si vorrebbe venisse l'arredo del pontile. Marsilio getta un occhio e dice: a Roseto la Regione sta dando moltissimo: scuole PNRR, palasport, scogliere... E Nugnes di rimando: ma questo pontile, caro presidente, noi lo abbiamo proprio in concessione dalla Regione, dovresti finanziarcelo.

Detto fatto. Ieri “Pavone in Regione”, alias il consigliere regionale e comunale rosetano Enio Pavone, spara l'annuncio. Segue l'apoteosi: tutti rilanciano. E stamattina, appuntamento sul posto, con il vice-sindaco, Angelo Marcone. Che a sua volta preannuncia un'altro punto-stampa insieme alla Regione appena torna il sindaco. Tutto sommato per un impegno che per ora è in una graduatoria e abbisogna ancora del progetto esecutivo. Sorvolando naturalmente che è dal 2018 che questo pontile è in ristrutturazione (vedasi foto), che già 1 milone di euro non è bastato; che sono spuntati pali invisibili in corso d'opera, con 300 mila euro di aumento dei costi, che ora occorrono un altro milioncino e 600 mila circa per finire, eccetera. Ma lasciamo stare.

Lasciamo stare perché non è questo che conta politicamente. Politicamente conta che l'opera sarà probabilmente pronta prima delle elezioni comunali del 2027, così come lo sarà la casa della salute, qualche scuola e qualche altra cosa. E la si potrà spendere per la conquista del consenso. Fermo restando che sarà anche utile per la collettività, come del resto sarebbe d'obbligo. 

Per finire allora una notazione un po' politica. Questa. La sensazione è che a Marsilio l'amministrazione rosetana piaccia. Venne alla prima del consiglio comunale nel 2021, caso piuttosto raro. Ha inviato durante l'estate ben quattro suoi assessori a Roseto. Il 9 giugno s'intrattenne amichevolmente con Pavone senza nemmeno incontrare (almeno a mia vista) gli esponenti rosetani del suo partito. Quando il consigliere di Fratelli d'Italia, Francesco di Giuseppe, fu “processato” in pubblico per gli emendamenti al regolamento consiliare non mosse un dito.

Insomma, il centro-destra rosetano, al di là dei comunicati in cui cerca d'incensare Marsilio, qualche problema politico ce l'ha. E finora non l'ha risolto. Ed ovviamente Nugnes, Pavone e Sottanelli non stanno a guardare e giocano la loro partita, da abili giocatori quali sono. 

La politica, carissimi, è questa. Spiace, ma questa è.

sabato 6 settembre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. La maggioranza si dota dell'ennesimo regolamento del consiglio comunale. Per “Si-Amo-Roseto” ha un imprinting culturale teso a zittire, limitare, bloccare l'opposizione. Ma c'è anche la cronaca, con un'altro episodio da un certo allarme sociale

30 agosto. Ci vediamo nel 2032? Prima la coalizione poi il candidato sindaco, sussurrano off-record alla festa dell'unità, che guai a dire di Roseto perché è provinciale. Libera traduzione: campa cavallo.

31 agosto. Discorso a due. Che poi è come la spiaggia fosse un discorso a due: chi amministra il Comune e chi gestisce le spiagge. Ed i cittadini? cioè i veri proprietari dell'arenile? Assenti. Visti come un bancomat. Se vuoi andare al mare paghi l'ombrellone; e la sdraio; ed il parcheggio e... fra poco pure l'aria. Non hai i soldi? Zitto e a casa.

1° settembre. Turistiamoci. Vivere di turismo, si dice. Per un ragazzo/ragazza di una città di mare magari significa passare 6 giorni su 7 dell'estate a spinger drink sotto il muso di sedicenti turisti, spesso vecchi e scorbutici, racimolando qualche soldo che 1 giorno su 7 vai a spenderti da un altro come te che, a turno, spinge drink sotto il tuo muso nell'occasione vestito da cliente. Dicono sia formativo. Mah!

2 settembre. Nella mani del Signur. E due: dopo il tizio spacca finestrini (e farmacie), ecco quello con bastone rotante. Ed è difficile alla politica giustificarsi. Se gli uffici periferici del ministro Piantedosi (Lega) paiono infatti vedere Roseto come un hub-immigrati, il sindaco (Azione) si limita a cerimoniare ossequiente quegli stessi uffici nelle occasioni pubbliche, mentre Fratelli d'Italia non ha mai scritto a Giorgia Meloni chiedendogli di smetterla di mandare tutti a Roseto. Che il Signur ci salvi!

3 settembre. Enio “sindaco”. Il consiglio comunale approva a maggioranza l'ennesimo regolamento. E la vicenda, vista a latere, guardata politicamente, mostra che il vero sindaco circa mattone & ombrellone (dicesi urbanistica) è Pavone. Sarà che Nugnes è troppo impegnanto ad organizzare feste & fasti per occuparsene?

4 settembre. Evvai! Il ritrovamento casuale (ed ammesso come tale) di un motorino rubato diventa motivo di vanto comunicazionale. Evvai!

4 settembre. Chiamate il 112. Di fronte al caso immigrazione che non smonta dalla cronaca, il sindaco, che aveva provato a liquidarla con un: chiamate il 112, ora dice che parlerà con il Prefetto. Alla buonora.

5 settembre. Allevi al Borsacchio. I frollini saranno già in forno quando il M° Allevi avrà tenuto il suo concerto al Borsacchio. Ma è facile pronosticare un successo. Per la riconosciuta maestria del compositore. La suggestione del luogo. La naturale solidarietà per la dolorosa condizione di salute dell'artista. Altro è invece il discorso che la Regione, viste le migliaia di spettatori, cambi idea sulla Riserva, giacché nemmeno le dichiarate 30 mila firme popolari di due anni fa salvarono le forze pro-riserva da una pesante sconfitta politica alle regionali di lì a poco. L'unica derivata che si può trarre è che la Riserva è un ottimo stadio per eventi ad elevato richiamo di pubblico. Il che non pare esattamente lo scopo di una riserva, però.

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

martedì 2 settembre 2025

Mo' dialoghiamo...

ROSETO. Dunque, secondo la "lex-Pavoniana", alias il big di "Azione" Enio Pavone, pur di dialogare con i consiglieri Teresa Ginoble (Si.Amo-Roseto), Francesco di Giuseppe (Fratelli d'Italia) e Nicola Petrini (Bella Roseto) sull'annosa vicenda del regolamento del consiglio comunale, si può rinunciare anche alla causa davanti al consiglio di Stato. E pazienza se costa soldi.

Così, per dialogare, ieri, con la fattiva collaborazione della fidatissima presidente del consiglio comunale, Gabriella Recchiuti (foto), si sono riapprovato (naturalmente da soli, a maggioranza) l'ennesimo regolamento. 

E cosa hanno escogitato? Intanto, per dialogare, hanno rimesso la fascia tricolore azzurra per la Presidente. E vabbé, partecipa a tanti di quegli eventi insieme al sindaco, passi per la fascia, che oltretutto il Comune ha acquistato da tempo!

Poi, per dialogare, hanno istituito i vicepresidenti del consiglio comunale. Che però non sono previsti dallo statuto e c'è pure un esplicito parere contrario del ministero. E vabbé, dialoghiamo.

Ma soprattutto, per dialogare, hanno di nuovo esteso un notevole potere discrezionale riservato alla Presidente per bloccare gli emendamenti dei consiglieri qualora gli saltasse in mente di tentare la pratica democratica dell'opposizione senza se e senza ma.

Tra l'altro con un possibile effetto paradosso, perché con la modifica introdotta potrebbero passare emendamenti contraddittori che farebbero da cavallo di troia dentro le delibere minandola in ipotesi, con conseguente danno più della maggioranza che dell'opposizione. 

Insomma, hanno detto: o si fa come diciamo noi... o si fa come diciamo noi: dialoghiamo!

Ovvio che Teresa Ginoble e Francesco di Giuseppe hanno detto: no grazie.

Ci sarà un'altro ricorso? Su vedrà

Torna più in forma che mai l'università della libera età

ROSETO. C'è scritto "appunti" in una pagina del ricco programma dell'anno accademico di "Uni3-LaFenice" di Roset...