venerdì 23 giugno 2023

Sulla teramo-Mare, Marsilio per ora non abbocca


ROSETO. Per ora, non sembrano aver fatto goal, la fantastica coppia di goleador della politica rosetana, Enio&Giulio, alias Pavone-Sottanelli. Che, sulla Teramo-Mare, avevano tentato il passaggio-smarcante tirando una pallonata a Marsilio. Il quale presidente della Regione, però, questa volta ha parato il tiro. La sua rimessa in campo, comunque, non esaurisce la partita. In quanto lo stesso Marsilio non chiude del tutto.

La partita è semplice. E va oltre la Teramo-Mare. Riguarda infatti il rapporto (politico) tra Sottanelli e Marsilio. Il governatore, nell'autunno 2021, si scomodò fino a benedire personalmente, con la sua discesa al palasport di Roseto, la seduta inaugurale “dell'era” Nugnes, con Sottanelli a far da padrone di casa, anche sportivamente parlando. Dopo di che Nugnes e Marcone più volte sono stati ricevuti in pompa magna dal sottosegretario di Marsilio, De Annuntis, ogni volta corredando con foto ed encomi reciproci le trasferte pescaresi negli uffici della Regione. Per di più, quando nei mesi scorsi il consigliere comunale rosetano di Fratelli d'Italia, Francesco di Giuseppe, è stato bersagliato da un mai visto attacco concentrico degli uomini di Sottanelli, Marsilio non ha proferito parola e Fratelli d'Italia, a livello regionale, si è ben guardato dal difendere il suo consigliere, che pure di quel partito è esponente anche nei ranghi giovanili nazionali.

Ma ora le elezioni all'Emiciclo si avvicinano. E Sottanelli prima o poi dovrà decidersi se appoggiare Marsilio oppure o no. E, soprattutto, dovrà valutarsi qual è la dote in voti che lui riesce a mobilitare. Non dimentichiamo, infatti, che lo scorso anno furono solo 1.700 circa i voti che il riacciuffato per la coda dei ripescaggi deputato di Azione riusci a racimolare nella sua patria rosetana. E, dopo di allora, non sono andate bene le avventure nelle elezioni (riservate ai politici) alla Provincia di Teramo e quelle (aperte agli elettori) al Comune capoluogo della provincia stessa, cioè Teramo.

Ammettiamo pure, dunque per ipotesi, che Marsilio possa e voglia “buttargli” questa superstrada sul lato di Giulianova, Sottanelli che fa, l'appoggia? E, nel caso, qual è il differenziale di voti aggiuntivi che lo spostamento della via potrebbe determinare? Solo quelli degli agricoltori colognesi? Non sarebbero un po pochi?

Ecco, vedete, la partita è più complessa. Ed è politica. Precisamente politica nel senso di quale politica il buon Giulio (Sottanelli) finalmente vorrà imboccare. 

Meditate gente, meditate.

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