lunedì 2 gennaio 2023

Per dir del pontile

ROSETO. Secondo la pubblicistica ufficiale si dovrebbe esser contenti circa il pontile.

Non capisco di cosa.

Del fatto che i soldi stanziati (1 milione di euro) non sono bastati neanche per aggiustare la parte strutturale? Dei 300 mila euro in più che quindi si sono dovuti aggiungere soltanto per le strutture, non per finire l'opera? Della circostanza che sul numero di pali pare si siano raggiunte due evidenze matematiche entrambe diverse ma tutte e due vere? Del particolare che la progettazione di tali lavori ha comportato un costo di circa 87 mila euro all'inizio più altri 50 mila euro circa in corso d'opera?

Su cosa, di grazia, si ci dovrebbe rallegrare?

Magari perché, leggendo le carte, non si riesce a capire che nonostante tutte queste “perizie” la struttura pari resti preclusa all'utilizzo seppur parziale in attesa di altri fondi? per altre opere? per altro tempo?

Sul pontile, cari signori, si vorrebbe tornar a passeggiare. E non pare se ne veda all'orizzonte l'evenienza. Così come nelle stanze della Villa si vorrebbe tornar ad entrare, cosa ancor oggi impossibile. Allora e solo allora, forse, si potrebbe non dico felicitarsi, perché si tratta pur sempre di soldi pubblici di cui non c'è merito, bensì soltanto dovere della buona amministrazione, ma almeno di poter usufruire di beni che restano di fatto preclusi all'uso pubblico per tanto, troppo, irragionevole lasso di tempo.

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