giovedì 7 maggio 2020

Non passa il rinvio del bilancio (però la mascherina al cioccolato può andar)

ROSETO. Si potrebbe pensare di istituzionalizzarlo. Ogni giovedì pomeriggio, ad una data ora, un bel consiglio comunale in teleconferenza. Come un appuntamento per il the, a beneficio di quei cittadini ancora semi-reclusi tra le mura domestiche. All'ora di ritardo prestabilita tutti lì, con gli smartphone sugli occhi, ad interpretare la mimica miniaturizzata dei consiglieri collegati da casa riflessa sul maxi-schermo dell'Aula un dì fisicamente consiliare.

È il secondo giovedì di seguito, difatti, che il consiglio rosetano si riunisce in modalità mista: un po' in sala ed un po' collegati. In Aula c'era anche Alessandro Recchiuti, consigliere di “FuturoIn-IlPunto”. Proprio l'associazione “Il Punto”, infatti, aveva chiesto di rinviare la discussione del bilancio di previsione, in calendario oggi. Cosa vuoi discutere il bilancio – aveva in sostanza osservato l'associazione – se l'emergenza in corso ha travolto tutto? Che volete che entri dalla tassa di soggiorno, ad esempio, se i turisti non verranno? Che senso ha mettere quella posta in bilancio? Prendiamoci una pausa di riflessione e cambiamo il documento economico, era la loro richiesta.

Bene, la proposta è stata messa ai voti ad inizio seduta. E non è passata. La maggioranza, infatti, ha fatto muro: il bilancio va approvato subito e poi lo cambiamo, hanno obiettato. Ma lo hanno detto con un breve dibattito che merita qualche cenno. È intervenuto per primo l'ex-sindaco Enio Pavone (“Roseto al centro”), al quale i capelli lunghi da quarantena, devo dire, donano un che di anglosassone. Ha parlato in favore della mozione di Recchiuti, temendo però che la maggioranza si sarebbe chiusa nel respingerla. Facile profeta, Simone Aloisi (Pd), seppur con toni ecumenici, ha chiuso. Il bilancio è un fatto tecnico – ha sostenuto Aloisi – se non l'approviamo abbiamo difficoltà nei pagamenti correnti e creiamo difficoltà ai fornitori dell'Ente. Quindi – ha insistito – ci conviene votarlo e poi cambiarlo appena sarà più chiaro il quadro normativo nazionale.

Sulla scia si sono inseriti Adriano De Luca (Civico di maggioranza), che ha addiritura paragonato la situazione odierna al Titanic e Salvatore Celestino, che essendo il capogruppo del Pd non si capisce perché sia dovuto intervenire per dichiarare in sostanza lo stesso orientamento esposto da Aloisi, che del Pd è tra l'altro il segretario cittadino. Insomma una dichiarazione di voto, quella di Salvatore, incomprensibile se non per dire che il capogruppo del Pd la pensa esattamente come il segretario del Pd però lo deve dire! Vabbé, valla a capire certa politica.

A favore della proposta di Recchiuti si è invece dichiarato Angelo Marcone (“Grande Roseto”). Alla fine però sono stati solo quattro i favorevoli al rinvio della discussione del bilancio contro dieci di maggioranza ed un astenuto (Mario Nugnes di “Casa Civica”). Nonostante poco prima lo stesso Recchiuti avesse avvertito: se non vi fosse la previsione di nuovi mutui si potrebbe anche approvare e poi variare il documento di bilancio, ma se facciamo un mutuo con che lo copriamo visto che le entrate sono di fatto solo teoriche?

In ogni modo, come detto, niente rinvio del bilancio. La maggioranza vota e procede. E mentre procede chi scrive spegne il computer, prende la bicicletta e va a comperare un gelato da asporto sul lungomare. Dopo una fila delirante, cerca di mangiarlo con la mascherina innestata in quarta, in omaggio alle ferree “regole” governative. Senonché, il bavaglio si trasforma tosto in “bavaglino” macchiandosi ben bene di cioccolato. Poco male: devo convenire che la mascherina al gelato di cioccolato si ciuca che è un piacere. Ehm, si può dire ciuca? Ma si dài, cosa vuoi che sia?

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