ROSETO. E così il buon
“Nicolino” rosetano (alias il simpaticissimo “socialista” di
lungo corso, Nicola Di Marco) vota il bilancio e si riposizione dove
di fatto è sempre stato: nella grande area di centro indistinto che
da decenni fa e disfa la politica locale.
Del resto il virus
ha cambiato tutto. Se fino a qualche mese fa la Giunta Di Girolamo
non godeva di grande opinione popolare, adesso è tutto diverso. E
non solo a Roseto, ovunque. Chi sta in sella, in fasi d'emergenza,
acquista per ciò stesso popolarità. Se non altro perché la gente
pensa a problemi ben più assillanti di quanto fossero le buche, la
manutenzione, la lampadina e quant'altro in tempi di... pace.
L'opposizione
stenta quindi a ritrovare la quadra. Deve riposizionarsi anch'essa e
non sa come approcciarsi. Soltanto il tempo e l'andamento di questa
maledetta epidemia dirà ove volgeranno le vele. Attualmente nulla è
prevedibile. Se non che forse, come sempre (e più di sempre) saranno
decisivi in politica gli ultimi mesi prima del voto, che a Roseto, se
tutto andrà bene, sarà nella primavera dell'anno prossimo. Tutti
gli scenari sono aperti, anche i più impensabili appena qualche
settimana or sono.
Nessuno oggi sa di vincere. Ma di certo nemmeno di perdere. Su questo si accettano scommesse: moderate, ben s'intende! la solita tazzina di caffé alla macchinetta, di questi tempi il bene più prezioso che vi sia.
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