domenica 12 ottobre 2025

Quanta storia in quelle carte!

TERAMO. "Vuoi venire a Teramo? C'è la presentazione della nuova direttrice dell'Archivio di stato, la dottoressa Oriana Rizzuto",

mi dice l'amica Gabriella Francesca Parisciani, casualmente incontrata nella mattinata domenicale rosetana.

E così, grazie al passaggio di Gabriella, eccoci in questo palazzo antico teramano con cortile in via Cesare Battisti. Sede appunto dell'Archivio di stato, ovvero l'ufficio dove vengono conservati i documenti che testimoniano il nostro passato.

Quelle carte notarili e nobiliari vale a dire; quelle antiche mappe di poderi e ville; quei manoscritti ingialliti e, oggi, in parte digitalizzati, che raccontano il prima di noi. Anche il "prima di noi" di Roseto, che appassiona Gabriella Parisciani, con le vicende dei Mezzopreti e dei Castelli, ad esempio.

Quelle carte ancora osservate di solito da storici e studenti, abituali frequentatori delle stanze finemente voltate a mattoni dell'Archivio, che la nuova direttrice vorrebbe aprire anche al pubblico più vasto, comprese scuole e associazioni.

Non a caso infatti questa mattina era presente la biblioteca "Delfico" di Teramo, che già dai tempi del direttore Ponziani (anche lui tra il pubblico stamane) sperimentò forme di divulgazione allargata.

Una mattinata peraltro inserita nella manifestazione "Domenica di carta", perché quelle "pergamene", quelle righe tirate in corsivo con il pennino ad inchiostro, sono una specie di "acqua metabolica", dalla quale è scaturito un oggi che porta ancora quei cognomi.

Cognomi la cui vita privata ed i cui affari di famiglia, hanno conformato e conformano più di quanto si creda il nostro territorio. I cui lasciti sono tutt'ora visibili e tutt'ora a volte centrali nella vita e dell'urbanistica delle nostre città.

Con la speranza che "centrali" restino e non stravolti nell'assetto. Perché un passato "gentile" il nostro territorio l'ha avuto, prim'ancora che s'inventassero cosiddetti assessorati alla "gentilezza", peraltro assai disinteressati a lasciare impronta di lievità e delicatezza di segno nell'urbanistica cittadina.

L'Otesor di Luca Maggitti

ROSETO. La sensazione, entrando nella sala del “Hercules”, è che Luca Maggitti, sia una istituzione. Come una scuola, un ente, un comune. Tantissima gente (e tanta classe dirigente) ha infatti partecipato alla presentazione del suo ultimo libro. Si intitola: “Otesor”, che è l’anagramma di Roseto. Un volume da 304 pagine dedicato al basket: passione e professione di Luca da una vita. Luca Maggitti è infatti un giornalista con i fiocchi, ma soprattutto un cultore del basket e di Roseto.

Al basket, dunque, è dedicato Otesor. Al basket nell’anno della congiunzione astrale della contemporanea promozione in “A” della formazione maschile (Pallacanestro Roseto) e di quella femminile (Panthers Roseto). Al basket che identifica per parte non lieve la città stessa. E perciò tra il pubblico c’erano anche molti “inconciliabili” della politica cittadina, nella stessa sala per l’occasione.

Il prodigio al basket, ed all’istituzione Luca, per una sera è riuscito. Scusate se è poco.

sabato 11 ottobre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Far politica oggi significa pressoché esclusivamente inviare comunicati stampa. Immancabilmente copiati ed incollati da siti e social. Con la speranza che le opinioni ed i commenti dei loro autori persuadano chi legge a votare chi manda

4 ottobre. Grazie Signore. Classico omaggio a mezzo stampa per l'assessore regionale di Fratelli d'Italia, Umberto de Annuntis. Causa un finanziamento anti-frane. E qual è il sottostante cultural-politico? Che i fondi per opere pubbliche non sono un normale atto amministrativo, magari dovuto, ma un favore politico, un gesto d'amicizia personale, la considerazione di un politico più per uno più giù. Una concezione politica feudale, vassalla. Deprimente.

5 ottobre. Niente di nulla. Ma ci vuole tanto, specie per chi vanta amicizie con tutte le Armi della repubblica, sì da ostentare foto e selfie in continuazione, ottenere una che sia una pattuglia, magari solo il sabato pomeriggio, che fermi una che sia una di queste bici-moto-elettriche che sfrecciano sui marciapiede? Non le chiedono queste pattuglie o non li ascoltano?

6 ottobre. Francescano”. Un sindaco iper-ecumenico, il Nugnes alle battute iniziali del consiglio comunale. Forse perché reduce dalla visita al Poverello d'Assisi, prima di lui toccata 21 anni or sono al solo Franco di Bonaventura, non a caso sindaco trionfalmente rieletto per un secondo mandato.

7 ottobre. Sfoglia la margherita. Prosegue questo psicodramma-politico rosetano di Azione, Pd ed altri-di-sinistra, come s'usava un tempo dire, che un giorno paiono sul punto di allearsi ed il giorno appresso assumono il contrario. Una storiella che peraltro appassiona solo gli addetti ai lavori, ovvero poche decine di persone.

8 ottobre. C'è azione e azione. Accompagnare ragazzi con qualche disagio psichico nella Riserva è una buona azione. Accompagnarli con toni messianici e foto celebrative non è una buona azione.

9 ottobre. La bandiera c'è. La pista ciclabile è quella che è, ma ha la bandiera. Le barriere architettoniche son quelle che sono, ma abbiamo la bandiera. L'ambiente spiaggia è pieno di cemento, ma la bandiera c'è. Evviva le bandiere!

10 ottobre. Palla a spicchi. Dopo le prime battute del campionato, i tifosi del basket rumoreggiano (per il vero fanno di peggio, ma è un'altro discorso).

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

domenica 5 ottobre 2025

Quando si dice... camminare!

ROSETO. E poi qualche parola-pensiero viene nella domenica di nuvola di questo cielo rosetano.

Di prima mattina leggo delle difficoltà a muoversi in carrozzina dell'amica Mara Rapagnà, raccolte dal bravo Luca Venanzi per “Il Centro”. E ripenso a quanto, l'inverno scorso, mi diceva un'altra cara amica, che per fortuna cammina benissimo, ma pensa agli altri. “Prova a riflettere – mi invitava – su quanto sia difficile camminare in città. E per camminare – aggiungeva – intendo quel movimento fisico che distingue l'essere umano in tutta la sua vita, con disabilità o meno, giovani e anziani”.

E già, eccolo il punto-non-visto delle buche, dei sottopassi ripidi o con scalinate, dei marciapiedi per modo di dire, delle vie interne senza limiti. Oppure – e qui constatato da me stamattina – dei ciclisti della domenica, in corsa e da corsa, che attraversano in gruppo l'incrocio con il rosso e tu che hai il verde ti devi fermare e farli passare prendendoti anche le loro... parole! O magari i ragazzotti con atteggiamenti da bulletti o boss(etti) di paese che ti passano sopra se non stai accorto con le loro potenti bici elettriche. Od ancora la signora elegante che, telefonino all'orecchio, percorre lentamente in sella l'attraversamento che d'altro canto sarebbe riservato ai pedoni.

Sempre di camminare si tratta. E se c'è il camminare sportivo e organizzato, come quello di Cologna stamattina, c'è un camminare che vorrebbe rivendicare la “lentezza”, pensandone addirittura di averne diritto. Magari sotto questo cielo di nuvola. Magari pensando che la politica sia anche pragmatismo, non solo autocelebrazione.

E così, camminando lentamente, pensi che tutto e connesso: dalla società ai bulli, dalla solidarietà a chi pensa agli affari propri... persino dalla guerra alla pace, tanto per tornare all'oggi. O al vento, per il quale si firmano ordinanze: tanto al giorno d'oggi mica siamo capaci di discernere i pericoli da soli; di capire dove non passare se piove o tira vento: ce lo devono ordinare i sindaci. E così quelli si sentono dei padreterni. E guardano volentieri le nuvole, più che le buche.

Buona domenica! 

sabato 4 ottobre 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. L'accordo Pd-Azione, dato in corsa lunedì torna ai box venerdì. È probabile che questo sfoglia la margherita, che dura da 4 anni, arriverà alla primavera del 2027. Ignorando che Nugnes non ne ha bisogno: può vincere tranquillamente senza fare accordi con il Pd

27 settembre. Ipocrisia. Gli amministratori comunali, con un gruppetto di volontari, promuovono la raccolta di piccoli oggetti in plastica sulla spiaggia. A dimostrazione del loro ecologismo. Sulla spiaggia dove consentono teli ed ombrelloni, reti e pali, gazebi e tettoie, persino muri di wc chimici, ovviamente in plastica. Sulla spiaggia ove, tra qualche giorno, autorizzeranno altri accrescimenti ai fidecommessi del mare, forse anche piscine. Il problema però sono i mozziconi di sigaretta, non il cemento. Che ipocrisia!

28 settembre. Cultura o cara! Occorre investire in cultura, dice l'assessore Francesco Luciani. Vediamo: 81 mila euro per un concerto, 45 mila per una rassegna di cinema, 19 mila per un altro concerto, 15 mila per un happening musicale, 14 mila per presentazione libri e 13 mila per un premio di saggistica. Malcontati, 187 mila euro. Non bastano?

29 settembre. Accordatevi! Il Centro dà notizia di un possibile accordo Azione-Pd. Magari! Così finalmente Nugnes non sarebbe più il capo dell'azienda (Comune), ma solo l'amministratore delegato, cioè colui che deve fare l'interesse degli... azionisti!

30 settembre. Solo noi. A Giulianova, Pineto, Tortoreto, Alba Adriatica, già da 15 giorni i parcheggi sul lungomare sono gratis. A Roseto si paga fino ad oggi: più lungo di tutti: un record!

30 settembre. Tutto fatto. Abbiamo realizzato 150 obiettivi su 176, dice il sindaco a commento dell'approvazione del Dup, altro documento burocratico-politico generato dalla sconfinata fantasia del legislatore nazionale. In pratica, abbiamo fatto tutto!

1° ottobre. Andateci voi. Il Comune lancia alcuni incontri per sensibilizzare sul tema dei rifiuti. I frollini mai andrebbero a tali riunioni. Le troverebbero umilianti. Non solo ti fanno pagare tasse salatissime per raccogliere i rifiuti, ora va a finire che ti fanno sentire pure in colpa se le cose non funzionano. Questi tempi moderni tutti a favore del potere di turno sono disgustosi.

2 ottobre. Quelli di prima. Ma possibile che da quattro anni, in ogni comunicato, ci sia sempre il confronto con quelli di prima? Invariabilmente peggio di quelli di adesso, cioè i Nugnes-boys? Ma Roseto non esisteva prima del 2021? Non aveva la luce, l'acqua calda? C'erano forse le scimmie appese ai lampioni? Suvvia! Tanto più che la maggior parte di quelli di prima hanno appoggiato, appoggiano ed ancor più numerosi appoggeranno alle prossime elezioni il sindaco Nugnes!

3 ottobre. Accordo, dietrofront. Sempre Il Centro avverte che l'accordo Pd-Azione annunciato lunedì non si farà. Con un'aria sempre un po' così: come se il pallino fosse nelle mani del Pd e della sinistra. No, il pallino è in mano ad Azione, anzi meglio, a Nugnes. Prima ne prendono atto meglio sarà (per loro).

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

Quanta storia in quelle carte!

TERAMO. "Vuoi venire a Teramo? C'è la presentazione della nuova direttrice dell'Archivio di stato, la dottoressa Oriana Rizzuto...