Insomma, ricorda un po' la musica di Mozart nel “Così fan tutti”, libretto di Lorenzo da Ponte. Ove un'abile commis dell'epoca, un po' per noia un po' per politica, accetta di celebrare un matrimonio finto camuffata da notaio. Viene scoperta, ma smentisce clamorosamente, dicendo che si era solo mascherata per un ballo e gorgheggia: “Una furba che m'agguagli, dove mai si troverà?”
Ecco, nella politica urbanistica del dottor Nugnes e del ragionier Pavone, con la supervisione benevola dell'onorevole Sottanelli della "Azione" di Calenda, c'è molto di Despina, cioè di una città sipario. Del resto se traguardo la Roseto-2050 immagino non solo la spiaggia tutta costruita a scotch sul lato di quella che un tempo era la passeggiata-a-mare e che già adesso è la passeggiata-a-lido, ma anche una bella fila di palazzine tra Roseto nord e Cologna sud sul lato della vecchia statale che un dì attraversava quella che chiamavano riserva del Borsacchio.
Ma non si preoccupino le suscettibili guardiane del Borsacchio: io non vi sarò ad agitare la loro ira funesta, data la veneranda età già da pezza per l'epoca avrò restituito la delega al sovrastante Cielo. Così, magari, sulla spiaggia riservata potran sorgere accondiscendenti lidi-diveramente-ambientalistici con buona pace di tutti i social-influencer de noantri.
Buon week-end!
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