sabato 6 luglio 2024

Nasce il patto (politico) tra Alessandro (Recchiuti) e William (Di Marco)

ROSETO. Per quattro anni e mezzo, dal 2016 al 2021, Alessandro Recchiuti, apprezzato ex-assessore al sociale nella prima metà degli anni dieci, è stato il candidato-sindaco in pectore del centro-destra. Il quale centro-destra, con lui, avrebbe probabilmente vinto le elezioni del 2021. Ma, all'ultimo momento, i vertici non rosetani del centro-destra, preferirono candidare William di Marco, stimato professore fino a quel momento fuori dalla politica attiva.

Il risultato non fu soddisfacente. Di Marco perse contro Mario Nugnes, attuale sindaco “civico”, appoggiato da “Azione” di Pavone e Sottanelli con un monocolore di fatto tutto Calendiano. Dopo qualche mese, il professor William si dimise pure dal consiglio comunale, ed al suo posto è subentrato Giuseppe Bellachioma, allora leghista, il quale credo abbia battuto ogni record di assenze (giustificate) dalle sedute consiliari.

A distanza di tre anni da quei fatti (e da quei malumori politici non detti), questa mattina, con una conferenza stampa un po' stile convention berlusconiana, Alessandro Recchiuti e Wiliam di Marco hanno stipulato un'allenza, in nome del centro-destra e di un carattere propositivo sui principali temi cittadini.

A loro (tra l'altro entrambe miei carissimi amici) va naturalmente ogni augurio. Più voci circolano in città più il dibattito democratico ne guadagna. Essendo poi personalità capaci ed esperte il contributo sarà senz'altro utile alla politica locale in generale. Non sarei tuttavia onesto con me stesso (e con loro), se non osservassi quello che penso. E cioè quanto segue:

Primo: in politica come nello sport c'è una regola: il fattore tempo. Non è indifferente.

Secondo: non è importante solo il contenitore (politico), ma anche il contenuto, cioè l'agire concreto nella scena politica.

Terzo: a tal proposito, quello dell'agire concreto appunto, in questi tre anni si sono affacciati sul campo nuovi soggetti politici. Che hanno preso a far opposizione dura anche a suon di ricorsi amministrativi. Parlo di Fratelli d'Italia e di “Si.Amo-Roseto”. Con loro, penso, chiunque dovrà fare i conti: non sono realtà effimere, anzi: tutt'altro.

Poi è chiaro, chi ha più filo da tessere tesserà. Ma il centro destra rosetano deve stare attento a non inciampare in quello che è capitato al centro-sinistra giuliese, dove ognuno ha detto dell'altro: togliti tu che sono più bravo io a battere Costantini e Costantini li ha naturalmente seminati tutti a primo colpo.

Credo siano osservazioni oggettive, per quanto di oggettività può esserci nella politica. Perché forse non è chiaro che tuttora Nugnes-Pavone-Sottanelli hanno un vantaggio enorme: sono compatti ed hanno avversari divisi. Anche se Nugnes – mia opinione personale – se vuol davvero essere sicuro del secondo mandato prima o poi dovrà aprire seriamente a sinistra.

Comunque, benvenuta la nuova alleanza tra Identità Rosetana (William) ed Azione Politica (Alessandro): di idee e di... azione (come da vocabolario, non come da partito) v'è di bisogno.

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