ROSETO. Beninteso, in sé non c'è nulla di cui vantarsi nella cosiddetta “riapertura” del pontile. L'agibilità parziale poteva e doveva esser data già due anni fa (dimostrazione che la struttura sopportava pure i carichi dei pesanti mezzi dei fuochi d'artificio). Il manufatto, poi, appare tuttora come un cantiere; anzi – per chi non conosce la vicenda – come una struttura bombardata; una specie di rudere ingabbiato da orrendi reticolati. Né si sa quando e come finirà.
Quindi, in sé è tutt'altro che una storia esemplare. Ma chi fa politica sui (e per) i social, deve aver pensato che propagandare questa mezza riapertura avrebbe procurato un consenso; sarebbe stata apprezzata dalla gente. Così il pro-sindaco, Angelo Marcone, che in queste cose è un maestro, con il caldo del primo pomeriggio di ieri, si è precipitato a girare un video in solitaria per mostrare che il pontile era stato riaperto, sottinteso nemmeno tanto sottinteso, per merito suo.
Ma questa volta è riuscito a dar buca (comunicazionale) al suo sindaco solo per un pelo. Non è passata nemmeno un ora, infatti, ed ecco che il Primo Cittadino, accompagnato dalla rappresentante della maggioranza (definizione del sindaco stesso), Gabriella Recchiuti, dalla fedelissima consigliera Simona De Felice e qualche altro consigliere, si sono precipitati sul posto e, con scenografia ben più raffinata di quella affannata del pro-sindaco, hanno addirittura aperto i lucchetti del cancello con tanto di chiave, evidentemente un passpartout, visto che l'originale dovrebbe esser conservato dai tecnici del cantiere, si presume.
Il pro-sindaco, infatti, deve aver commesso un errore comunicazionale. Nella fretta, cioè, si è magari richiuso il cancello alle spalle, consentendo così al Primo Cittadino di riaprirlo con ben più possente enfasi. Non ha commesso nessun errore, invece, il buon Angelo Marcone, nel testo parlato del video, nel quale ha rimarcato il legame dell'opera con il centro-destra regionale, senza mai citare altri. E questo, per chi mastica di politica, non può non avere un significato di messaggio. In politica, infatti, nulla è a caso.
Questa dunque la situazione alle ore 11:00 del 7 luglio 2024. Ed oggi, chi passerà sul pontile? Bisogna ricordare infatti che i lavori furono progettati nel 2018 e, per festeggiarli, l'allora presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e l'allora sindaco Pd, Sabatino di Girolamo, assistettero addirittura ad un abbraccio tipo quello in uso negli stadi, con tanto di consiglieri regionali delegati issati a braccia in senso di ammirazione.
Così va il mondo. Un pontile che aveva bisogno soltanto di un restyling strutturale, è da cinque anni ridotto a fondale della politica intesa come comunicazione. Ed il pubblico sta a guardare. Alcuni ammirati. Molti, giustamente, indifferenti.
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