Se oggi tuttavia si tiene a qualche risultato riparativo, oltre a deplorale che è doveroso ma poco porta, una è la strada metodologica che qui si vede.
Occorre ovvero un impegno reale e forte del candidato presidente regionale D'Amico ed occorre un ruolo non divisivo e di riferimento del sindaco Nugnes. Altre vie non si vedono.
Tranne le solite intemerate di Marco Borgatti, che avrà pure ragione ma al massimo, politicamente, compatta la sua piccola legione e niente più, ed i soliti protagonismi dei vari politici locali più o meno candidati.
Se D'Amico non lo fa e Nugnes non riesce a superare contrasti e divisioni che pur lo hanno visto e purtroppo lo vedono protagonista, non pare vi siano grandi prospettive.
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