martedì 26 settembre 2023

In nome della Fratellanza tra i popoli


ROSETO. È stata l'occasione di una bella chiacchierata a 360 gradi, la presentazione della XXII edizione della "Settimana della Fratellanza", storica manifestazione rosetana ideata dall'associazione "Centri concentrici" di William Di Marco.

Così stamattina, nello studio della preside del "Moretti", professoressa Daniela Maranella, oltre allo stesso professor Di Marco, si sono trovati la vice-preside del "Saffo", professoressa Dalia Collevecchio, ed una attenta e super-competente rappresentanza di ragazzi. Non si è fatto vedere, invece, l'assessore comunale alla Cultura, dottor Francesco Luciani, che pur risultava tra gli invitati.

I due licei cittadini, dunque, il Saffo ed il Moretti, per una iniziativa che pur essendo nata nel 2002 per ricordare lo "spartiacque della storia", come dice William Di Marco, dell'attentato alle Torri gemelle di New-York, spazia ormai sui temi dei giovani e della scuola. Interessandosi della geopolitica, ma anche del locale, della Cina come dell'intelligenza artificiale, dell'informazione come della storia.

E dell'attualità, anche. Con i ragazzi presenti che hanno accennato alle loro esperienze all'estero promosse dalla scuola. Delle differenti opportunità che hanno osservato. E così dai grandi incontri diplomatici internazionali che la "Settimana" seppe organizzare negli anni dieci del Duemila alla realtà di un difficilissimo oggi per i ragazzi, cui anche queste due giornate di studio (28-29 settembre, palazzo del Mare di Roseto) cercano di offrire una chiave di lettura di livello universitario.

Insomma, una cultura del dialogo e non dello scontro, che costruisce ponti e non li spezza. E, opinione personale, l'assessore Luciani si è persa una buona occasione per ascoltare delle opinioni che nella Roseto che lui co-amministra ispirano ad una forma di confronto che invece e purtroppo non si riscontra nel dibattito cosiddetto politico cittadino, soprattutto nella sua versione social.

In nome della Fratellanza, appunto, questo concetto laico e cristiano che pur dovrebbe dir qualcosa a chi da quella cultura parrebbe provenire e forse dovrebbe ispirarsi.

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