martedì 29 marzo 2022

Buona fortuna: oggi la gente ama esser trattata così

ROSETO. Ho attraversato proprio tempi sbagliati. Ai miei tempi, se un ente che avesse in cura delle strade si faceva trovare senza la provvista dell'asfalto per coprire le buche, sarebbe stato impallinato dalle critiche. Chiunque si fosse permesso di lasciare strade principali settimane intere con voragini dove poteva finire la ruota di un monopattino e catapultare, oppure una bici o un motorino con l'effetto medesimo (e per fortuna non è successo), si sarebbe dovuto non dico dimettere, ma almeno scusarsi e cospargersi il capo di cenere. È come se io andassi da un ristoratore e quello mi dicesse: mi sono dimenticato di comprare gli spaghetti: mangiati il brodino. È come se io, a casa, dimenticassi di comperare il pane per la cena.

Oggi invece, il massimo che può accadere è quello di auto-ritrarsi felice e sorridente sui social, beccandosi magari un mare di “mi piace” e conquistadosi consenso e stima da parte dei fans. È un tempo di cuccagna estrema per chi amministra. Ed è un tempo di lieta e felice rottura di ruote per chi è amministrato. Tanto, se non succede – gli dei non vogliano – l'irreparabile, c'è sempre l'assicurazione che paga o, al limite, il Comune.

Davvero ammirato. Un suggerimento: la prossima volta, prima di mettere due palate di catrame, aspettate non settimane, ma anni. Viene meglio.

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