sabato 11 dicembre 2021

I Gatti e la Volpe

ROSETO. All'ombra delle elezioni rosetane dell'autunno si è disputata una lotta di potere. Una battaglia tra “ex-democristiani” (tra virgolette). Chiarissima agli occhi degli addetti ai lavori. Ma del tutto ignara agli elettori e forse persino a qualche rampante giovane della campagna elettorale. E questa battaglia di potere – oggi è persino affiorante alle cronache – è stata vinta da Giulio Sottanelli e persa da Tommaso Ginoble, entrambe “ex-Dc” di lungo corso. Con la manina – anche questo è cronaca – di un altro “ex-democristiano” politicamente assai scaltro: il teramano Paolo Gatti.

Ora, chi legge deve tener presente che la politica non è mai un ideale. La politica è una tecnica per perseguire e mantenere il potere. Nella politica non conta la parola detta; non vale la posizione assunta. La politica è un certame, una tenzone, una zuffa ove prevale chi è più determinato, chi ha più mezzi, chi è più spregiudicato nelle tattiche. È sempre stato così e sempre lo sarà.

Sarebbe un errore, però, pensare che la popolarità del sindaco Mario Nugnes potrebbe risentire di queste partite di potere. L'elettore è di solito un tipo pratico. Non gli importa un accidente delle alchimie politiche. Nugnes verrà valutato per quello che fa. Se farà bene: bene; se farà male: male. E finora sembra aver organizzato intanto un bel Natale. Che non è poco, in termini di popolarità. Aiutato nella riuscita specie dal duo D'Elpidio (Annalisa) – Mastrilli (Lorena), una consigliera e l'altra assessora.

Certo, non saranno sempre rose e fiori per Nugnes. Lo stesso protagonismo delle due signore citate potrebbe risentire a lungo andare del fatto che una è consigliera e l'altra assessora. Che sarebbero ruoli diversi. L'assessore ha infatti un compito operativo ed il consigliere l'avrebbe di controllo. Qui, invece, grazie anche alla lunga amicizia tra le due, i ruoli si sovrappongono: sembrano tutt'e due assessores. Può darsi che ciò ne raddoppi l'efficienza come è possibile il contrario. Solo il tempo dirà. Come solo il tempo confermerà se il vice-sindaco, Angelo Marcone, attivissimo sui social, sui quali si firma addirittura con un marchietto tutto suo, quasi avesse una linea di comunicazione parallela, costituirà un vantaggio od uno svantaggio per la Giunta.

Questo si vedrà, appunto. Per ora il sindaco, astutamente, lascia fare. Perché per ora è sulla cresta dell'onda; in piena luna di miele con la città. Beninteso, non è che quello che succede alle sue spalle – di cui s'è detto – non conta. Conta tantissimo, ma non è visibile alla gente. Senza dire, poi, che i Grandi Elettori di Nugnes, mentre vanno a vele spiegate quando fanno i registi, quando tirano i fili della politica nell'ombra, avrebbero grandi difficoltà ad agire in prima persona. Il caso di Ginoble, per diversi aspetti, lo dimostra. Sottanelli è stato anche in questo assai più abile. Gli andrà sempre bene? Nessuno lo sa. Per ora gira a tutta. Per ora, appunto.

Ricordo il racconto di un testimone oculare di un incontro politico riservato svoltosi una quarantina d'anni or sono nel capologo d'Abruzzo. Il padrone di casa – un noto personaggio dei partiti dell'epoca – introdusse gli ospiti con queste parole: “Signori, qui se per caso ci scappa detta la verità è perché ci siamo sbagliati, non perché la volevamo dire veramente!”!

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