Per la verità, c'è anche qualche rinvio “tecnico”. Riavere un teatro a Roseto, ad esempio? Rimandato alle calende greche (calende, non Calenda, beniteso!) di Villa Clementi. Del cui restauro si parla almeno da una ventina d'anni senza venirne a capo. Il nuovo distretto sanitario? Rimandato al 2022 come minimo. Insomma, anche il nostro super Mario locale mutua dal Super Mario Nazionale (Draghi) la tecnica democristiana del rinvio. Il che dimostra senz'altro abilità politica.
Di nessuna importanza per la pubblica opinione, ma di qualche interesse per gli addetti ai lavori, anche la flemma usata per sostituire il primo consigliere dimissionario, Tommaso Ginoble. La norma (art.38-8 T.U. 267 – art.25 Regolamento consiliare) vorrebbe che il Consiglio non rimanesse orfano di numero completo per più di dieci giorni. Qui se ne sono programmati 18, essendo le dimissioni protocollate il 30 ottobre e la sostituzione prevista per il 17 novembre. Ma ripeto, questo non interessa davvero quasi nessuno.
Comunque, per ricapitolare un po' i quindici giorni dall'insediamento, la pura cronaca degli atti pubblicati racconta questo: sistemata dimenticanza su vendita del terreno municipale lungomare sud attraverso sconto di 70 mila euro sugli oneri urbani; nominato staff del sindaco con un impegno di spesa di ben 93 mila euro annui; corrisposta la liquidazione di legge all'ex-sindaco Di Girolamo per circa 23 mila euro; pagato condominio arretrato su un immobile comunale rimettendoci anche 526 di spese legali.
Per altro, ovvero destinazione mercato coperto, sistemazione Arena quattro palme, lavori pontile e villa comunale, destinazione futura cosiddetta area “Castelli” e così via bisognerà aspettare. D'altro canto la prospettiva politica cui traguarda la compagine civica è tarata sui dieci anni. Quindi, hai vogla a fare!
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