In particolare in quest'ultima struttura, inaugurata ieri alla presenza di molte persone, si aggiungono diversi servizi, anche di ristoro, che possono rendere un pò più “confortevole” momenti che non si augurano a nessuno, ma che purtroppo sono inevitabili.
Le case funerarie, anche nella recente esperienza architettonica, possono essere di nuova costruzione o in immobili recuperati proprio allo scopo di rendere “familiare” la relazione tra il defunto ed i propri cari. Ed è proprio l'architettura della rimembranza, legata al concetto di “casa”, che è alla base di questa seconda casa funeraria, ove si tende a ricreare quell'ambiente accogliente paragonabile al luogo del vivere quotidiano.
A questo si aggiunge tutto un discorso di tipo economico. Intorno a queste nuove forme del distacco, ruotano infatti anche le piccole economie degli addobbi floreali e – sempre nel caso di cui si sta dicendo – anche della piccola ristorazione.
Insomma, cambia la nostra vita ed anche il dolore del trapasso. Ed a Roseto si cerca di stare al passo, anche in questo senso. Di cui si ha timore pure a parlare se non altro per ragioni scaramantiche.
Nessun commento:
Posta un commento