lunedì 5 aprile 2021

Come dire, bei tempi

Cosa capitava vent'anni or dì, nella primavera del 2001, da queste parti dell'Abruzzo? E chissenefrega, direte voi. A me niente, ma siccome devo ingannare il rouge di questi tempi penitenziali, ve lo infliggo (potete sempre girare pagina, pardon link) naturalmente.

Dunque raccontano vecchi ritagli di giornale che nell'aprile di quel lontano 2001 c'era un partitino. Si chiamava “Udeur”. Lo aveva fondato, guarda caso, Clemente Mastella, un evergreen inossidabile. Non ebbe grandi fortune elettorali, ma già al tempo, nell'eterna ricerca di “centro” della politica italiana, quel che rimaneva dell'Udeur abruzzese voleva appoggiare un altro partitino centrista, cui aveva dato vita l'ex-segretario della Csil, il palermitano Sergio D'Antoni. Pensate che in tal contesto, arrivò a Pescara niente meno che l'ex-pluri-presidente del consiglio, Giulio Andreotti, allora 82enne se non ricordo male.

I governanti la regione Abruzzo, invece, a quelle date viaggiavano molto all'estero (allora si usava). Dopo aver visitato la Palestina e l'Australia, infatti, toccarono anche il regno di Giordania, proprio quello che nei giorni attuali è al centro di cronache su un tentativo di soffiare il trono avvenuto a corte.

Il presidente del Senato dell'epoca, invece, si chiamava Nicola Mancino, un arcigno democristiano avellinese raramente visto sorridere in favore di telecamere. Era definito un uomo tutto d'un pezzo. Il 7 aprile venne a Teramo a ritirare il “Premio Borsellino”.

Intanto quell'anno c'erano le elezioni politiche nazionali. In Abruzzo si presentarono 7 liste alla Camera ed 8 al Senato, più 13 liste per la quota proporzionale. Vigeva infatti un maggioritario-corretto definito “Mattarellum”, dal nome di Sergio Mattarella, attuale Capo dello Stato, che lo aveva inventato da deputato del Partito Popolare. In totale, in Abruzzo, si contesero l'elezione in parlamento ben 119 candidati.

Cosa succedeva d'altro? Tantissime cose. Ad esempio, all'allora vicepresidente della Regione, il mitico Rocco Salini, i parchi abruzzesi sembravano un po' troppo extra-large. Il ponte pasquale di quell'anno fu però abbondante quanto a presenze turistiche, mentre a Pescara si tenne l'Ecotour, rassegna turistica assai gettonata dai personaggi politici in vista nel frangente. E pure la ministra dell'allora Ds, mi pare così s'appellasse l'odierno Pd, Livia Turco (chi se la ricorda?) arrivò in Abruzzo per parlare delle misure di sostegno del governo in favore delle famiglie meno fortunate.

Come dire, bei tempi.

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