Si punta, insomma, sul mattone. Sperando che tiri qualche votarello alla propria parrocchia. Il che è possibile, naturalmente. Che poi tutta 'sta urbanistica serva pure è da vedere. I piani, infatti, riguardano il “come” si fanno le cose, ma le “cose”, o le case, bisogna farle. Ed i piani nulla garantiscono sul risultato. Basti dire che viale Makarska, ad esempio, è frutto di un piano. Come sempre un piano ha combinato i pasticci dell'autoporto, di cui tuttora si dà battaglia nei tribunali.
Buon vento,
comunque. Le elezioni, si sa, sono una partita a scacchi. Ma qui, la mossa del cavallo, finora, non si intravede.
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