sabato 30 gennaio 2021

Zona limone

Mi ero abituato.

Mi ero abituato al bicchierino plastificato del caffé asportato. Quello che appena lo tocchi si strizza e ti schizza tutto il contenuto nell'intorno. Per cui lo poggi per cautela sul bordo del coperchio del cestino portarifiuti della pubblca piazza, a mò di vassoio post-modern.

Mi ero abituato a sdrammatizzare un po' con la ragazza del bar. Tentando di contrastare il suo sguardo timoroso nel caso spuntasse dal vuoto qualche zelante-berretto e potesse farle del male economico senza sua colpa. Solo perché, magari, qualche insensibile cliente strappava il coperchio dell'asporto 99,5 millimetri prima della soglia "di-pi-cim-ma-ta" dalla legge.

Mi ero abituato a giustificare deferente ogni allontanamento in solitaria, soprattutto se in luoghi deserti ed in orari improponibili.

Mi consola solo l'idea che sarà appena per qualche giorno. Dopo, credo, tutto tornerà come prima. Non penso infatti ci lascian in yellow per molto.

Mi ero abituato anche alla mancanza di un governo. La cui crisi spero vivamente duri più che può. Io ho paura dei governi in carica, qualunque essi siano. Quelli in crisi, per ovvie ragioni, sono costretti a lasciare qualche respiro in più ai sudditi. Non per loro volontà, sia chiaro, ma per loro salvaguardia istessa. Perché, insomma, finché sono impegnati a sguinzagliare i cani da pastore per salvare la poltrona, il gregge almeno si salva dalle sgridate per ogni sua presunta... manchevolezza!

Ecco, mi ero abituato ad esser suddito. Che in fondo è una gran comodità. Obbedisci e sta' appost! Che poi suddito lo sei comunque. Non è che in yellow non vale. Soltanto che lo senti meno.

Pazienza, tornerà presto il bicchierino da asporto. Il cestino dei rifiuti. La ragazza impaurita del bar.

Per ora, Buon caffé a tutti!

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