venerdì 3 luglio 2020

A proposito del "Pia Marta".... Ma non è meglio se compra la Provincia?

Alessandro Recchiuti, vicepresidente Provincia
ROSETO. Lo avete letto il post precedente sul centro “Pia Marta”? Beh, l'argomento è sentito. Ne ho riscontro. Allora che ho fatto? Ho telefonato ad Alessandro Recchiuti, vicepresidente della Provincia di Teramo. Nel post, infatti, non parlavo della Provincia, che è uno dei protagonisti della vicenda in quanto unico Ente che ha formulato una proposta di acquisto.

Allora, la metto giù così, alla mia maniera. Faccio una domanda stupida: ma se i religiosi proprietari del bene vendono – e probabilmente vendono – non è meglio se compra la Provincia piuttosto che qualche privato? No, perché guardate, se compra la Provincia lì ci rimane una scuola e quindi dei ragazzi. Se legittimamente acquista un altro proprietario privato, come legittimamente privati sono i religiosi proprietari del bene, non è che si preserva la funzione originaria del bene stesso. Anzi, forse proprio così si stravolge tutto!

Ecco, questo volevo dire ed ho detto. Poi, l'opinione che ognuno può formarsi su un bene ricevuto in donazione nel 1954 e tranquillamente magari venduto dopo 66 anni... Beh, su questo non mi addentro. Tale opinione, infatti, apparterrebbe a quella filosofia materialista delle cose, quella logica di puro mercato del tutto legittima, ma che personalmente non mi è mai piacuta.

Del resto, anche il concetto di “oratorio” è molto variato nel tempo e la religione, per certi versi, sa essere una filosofia decisamente concreta. Ecco, anche questo volevo dire, ed ho detto.

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