giovedì 2 aprile 2020

"La tessera del pane"

ROSETO. Una fila rarefatta. Su una piazza assolata. All'aperto e distanti. Tutto sommato poche persone, alle ore 10:00, davanti al Comune di Roseto. Per la domanda dei “buoni pasto”. La maggior parte, presumo, usarà i canali e-mail.

Come durante una guerra. La bocca tappata. I volti tristissimi. Una primavera che non è nei cuori. Infinita tristezza. Eppure fiducia, in taluni, che ne verremo fuori. Si, ma quando? è la domanda.

Il bel tempo, almeno, favorisce almeno chi deve portare la spesa a domicilio. Farlo durante la pioggia è un delirio. Vedo le ragazze ed i ragazzi del supermercato “Coal” di Roseto: sempre sorridenti, nonostante tutto. Prendi l'ordine; esaudisci le richieste (a volte sorprendenti); carica la macchina; parti, riparti. E ricomincia un'altra giornata che non passa, non finisce.

La vita passa in un minuto, ma le ore durano una vita. Per chi ce l'ha ancora, una vita. “Ora ci dicono il 14 aprile, sussurra una anziana; ma il 14 riapriranno appena qualche attività: per noi non cambierà nulla. Noi resteremo ancora dentro”. E sulle guance cade una lacrima che finisce sul bavaglio.

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