La paura della
scomparsa tra atroci sofferenze ha chiuso dentro anime e corpi.
Rinchiuso menti. Si parla solo per mezzo di scatolette elettroniche,
che presto diverranno anche tanti braccialetti elettronici. Si
auspicano i carrarmati.
È bastato un virus
micidiale a chiudere una parte del globo. Il male è alle porte.
Alcuni si sono autoreclusi con gioia, altri con tristezza. Non fa
differenza. Nei tempi della scienza, dei soloni imbalsamati, della
tecnica onnipotente, non c'è nessun altra difesa che chiudersi
dentro a tempo indefinito.
Alcuni si
preoccupano di come sarà quando riusciranno. Tutti innanzitutto si
augurano che ci siano ancora tutti. Certo non ci saranno più tante
cose. Quello che prima era la cosiddetta “cultura” sparirà. Mai
come oggi le parole sono vuote, insignificanti, retoriche. A volte è
bello non sapere.
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