ROSETO. Come si dice in gergo, è una replica "pepata" quella che Teresa Ginoble (Si.Amo-Roseto) e Nicola Petrini (Bella Roseto) rivolgono al capogruppo di Azione, Paolo De Nigris.
L'argomento è sempre quello del parcheggio accanto alla Stazione. Dove la situazione, in sintesi estrema è questa: se le Ferrovie o chi per loro non vendono, ok: non succede nulla. Se dovessero vendere, basta un offerta di mercato un pò più alta di quella, vantaggiosa, che il Comune ha lasciato cadere e, di fatto, l'Ente sarebbe fuori gioco e perderebbe facilmente l'area.
Scrivono i consiglieri Ginoble e Petrini:
"Le dichiarazioni di De Nigris sono del tutto scollegate dalla realtà perché la convenzione riporta esattamente altro"
"L’area rimarrà vincolata a parcheggio: FALSO. Ferrovie potrà venderla in qualsiasi momento al miglior offerente. Salta così l’opportunità di acquistare l’immobile che ospita un bar, l’intera area di sosta e un tratto viabile alla vantaggiosa cifra di 514mila euro."
"Il bene rimarrà pubblico "per funzione": FALSO. Un bene è pubblico solo se di proprietà di un ente e questa destinazione "per funzione" non è prevista da alcuna norma. A tal proposito il Codice civile è molto chiaro e sarebbe sufficiente sfogliarlo per non dire tali castronerie. L’area è privata e verrà utilizzata per lo svolgimento di attività d’impresa."
"L’operazione non è economicamente vantaggiosa: FALSO. Un’area destinata a parcheggio, attivo peraltro tutto l’anno, ha la capacità di assicurare introiti di gran lunga superiori alle poche spese connesse alla manutenzione."
"La gestione del parcheggio rimane pubblica: FALSO. Il parcheggio sarà gestito dalla società privata FS Park, con tariffe che nessuno ad oggi conosce, tanto che le colonnine comunali a breve dovranno essere obbligatoriamente rimosse per lasciare spazio agli strumenti di pagamento propri di questa società."
"Il multipiano non è realizzabile: FALSO. Nella convenzione ferrovie si riserva il diritto di costruire un parcheggio multipiano o, in alternativa, interrato a seconda delle future valutazioni a riguardo."
"Al comune è riconosciuto un diritto di prelazione all’acquisto: FALSO. Il comune potrà acquistare solo se disposto a pagare lo stesso prezzo che offriranno i privati, avendo del tutto rinunciato alla somma bloccata nel 2020. L’operazione si configura già oggi impossibile da perfezionare perché il valore sarà sicuramente troppo alto, essendo definito dal libero mercato, e quindi antieconomico rispetto alle logiche pubbliche."
Il bilancio comunale presentava un buco di 7 milioni di euro: FALSO. Se così fosse il comune sarebbe in pieno dissesto e pertanto questa amministrazione non avrebbe avuto modo di spendere e spandere risorse, arrivando persino a concedere contributi ad associazioni nate dopo lo svolgimento degli eventi. De Nigris non riesce neanche a comprendere i dati del bilancio comunale nonostante si professi esperto di economia."
"Prima di parlare è sempre meglio leggere e studiare. Al consigliere De Nigris al quale chiediamo ora di esibire pubblicamente una relazione, redatta dal competente dirigente e certificata dai revisori dei conti, che attesti l’esistenza di questo "buco" contabile" concludono Ginoble e Petrini.
(Nell'immagine: il comunicato di Azione e Teresa Ginoble)