sabato 1 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. La realtà la costruisce Nugnes ogni giorno, con la sua comunicazione. Lui amministra come un influencer, esattamente come Giorgia Meloni. E le cinque diverse e conflittuali tra loro opposizioni non lo hanno ancora capito...

Un 30 (all'ora) nelle vie interne no?

26 gennaio. Ma funzionogramma e piao, magnifica coppia marziana che, stando all'esimio parere del sindaco, dovrebbero far perdonare ai cittadini la mancanza di vigili urbani; l'impilata di cartoffie burocratiche insomma, prevederebbe per caso una zona 30 (all'ora) nelle stette vie interne? ove i marciapiedi sono per dire, le buche per fare, i parcheggi a chi arriva prima e non sai dove mettere i... piedi? Eppoi, il 30 invece emesso sul lungomare, vale anche per e-moto-bike, monopattino e/o centauro-dei-pedali? Oppure per loro vige un'altra legge? Che ne dice il comandante Grippo?

Parcheggi a-codice?

27 gennaio. La consigliera Rosaria Ciancaione presenta una mozione per far tornare bianchi i parcheggi lato ovest della nazionale. È un monopolio di fatto delle strisce blu e ciò contrasta con il codice della strada, dice la rappresentante di Sinistra-Verdi-5Stelle. Ma avesse ragione, chi dovrebbe accertare detto contrasto? In teoria, il comandante dei vigili, che però i parcheggi ha istituito su indicazione politica del Sindaco. Ed allora è facile prevedere il contrario voto unanime in consiglio dell'allineatissima maggiornaza Nugnes (mai un dissenso, un sussurro, un piegamento del capo che non sia d'inchino politico), magari caricata a dovere dal tonitruante grido di battaglia contro l'opposizione da parte del consigliere Pavone.

Bike+treno? Ma “eziando” no

28 gennaio. Posto che i frollini trovano tal generi green-modaioli, come le stazioni delle bici, eccetera, perfettamente inutili. Ma posto eziandio (altresì) che comunque le fanno, perché per loro i soldi (pubblici) girano a palate, allora buon senso vorrebbe approssimarle alle stazioni ferroviarie, così se uno scende in treno puta caso sale in bici. Buon senso rammentato anche da Luigi Felicioni, segretario della Lega di Roseto, che su ciò ha comunicato. Senonché il Comune ha ben pensato di esiliare il tutto giù al palasport. Perché ben pensato? Perché l'area prossima alla stazione è delle Ferrovie. Il Comune non la vuole. Perciò potrebbe finire sul mercato. E se al Mercato non piacesse l'accrocco bike che facciamo, lo togliamo? Meglio giocare d'anticipo, si direbbe nel calcio.

La Regione lascia fare

29 gennaio. Fratelli d'Italia di Roseto torna a lamentarsi dell'intestazione politica che puntualmente Nugnes (e Marcone soprattutto) fanno dei finanziamenti regionali concessi dalla Giunta Marsilio. Ma uh signur! lo vogliamo ammettere o no che mai né Gatti né De Annuntis e tanmeno Marsilio hanno censurato tale gioco politico degli Azionisti rosetani? Non è stato Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d'Italia, ad elogiare in pieno consiglio regionale Enio Pavone per il suo atteggiamento costruttivo in commissione? Suvvia...

Nugnes piace a tutti

30 gennaio. Continua, si consolida e si formalizza sempre di più il rapporto tra l'amministrazione Nugnes e la più influente associazione ambientalista cittadina. In tal senso, anche un'ultima delibera di Giunta, che addirittura estende il patrocinio anche a questioni sociali. Nugnes ed i suoi raggiungono così un traguardo cui pochi possono ambire: essere ben visti dalla Regione della destra e dagli ambientalisti di sinistra rosetani. Ma non solo, il sindaco ostenta anche un grande rapporto di vicinanza con i vertici delle forze dell'ordine, il Prefetto e, naturalmente, il Vescovo. Insomma, piace a tutti. Ed è noto in letteratura che al popolo piace colui (o colei) che piace ai potenti

Palloncini bim bum bam

31 gennaio. E del resto non è un capolavoro politico l'ordinanza anti-palloncini? Ti consente di essere ambientalista senza minimamente intaccare la possibilità di seguitare a cementificare il lungomare. Un pò alla Ursula (Von der Leyen): l'ecologia dentro il sistema. A dimostrazione che Nugnes amministra secondo gli schemi della comunicazione, esattamente come Giorgia Meloni. Le cinque diverse e conflittuali tra loro opposizioni ancora non lo hanno capito. E pensano che alla fine la realtà prevalga. Ma la realtà è quella che comunica Nugnes ogni giorno, non quella vera. La realtà la fa lui. Prima se ne accorgono meglio è per loro.

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