venerdì 28 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Frollini light questa settimana. Al momento di mettere in forno, pocucce le notizie da cuocere. Ed il sempre più pigro cuoco è troppo svogliato per andarsele a cercare!

(Ah, quest'anno ricorre il ventennale della scomparsa di Mario Luzi, uno dei principali scrittori e poeti del '900. Il 17 maggio del 2002, Mario Luzi inaugurò la biblioteca di Roseto. Ai frollini dispiacerebbe dare spunti costruttivi. Speriamo che il Comune non se lo ricordi!)

23 febbraio. ”Pavone in Regione”. Interviene sempre più spesso sulle questioni regionali, l'onorevole Giulio Sottanelli. Ad esempio, la sanità. E spesso affianca al suo nome quello del suo consigliere regionale, Enio Pavone. Forse si è accorto che Pavone in Regione (fortunato slogan elettorale d'anno or sono), finora ha concluso ben poco. Posto che immancabilmente conclude i suoi, peraltro non memorabili interventi nell'aula dell'emiciclo con un accorato: non mi ascoltano!

24 febbraio. Facciamo il palazzetto. Se li sono pure litigati (politicamente) i prossimi lavori di sistemazione del palasport: è merito mio... no tuo... no del mio caro leader... ma no dell'altro...! Poi guardi le carte e, se tutto va bene, li vedremo nella seconda parte del 2027 (e si deve vedere di quale... 2027! considerato come filano le cose da noi). Proprio vero: la politica ormai è solo un gioco di specchi!

25 febbraio. Campo Patrizi. Ci sarebbe da rinnovare la gestione del campo Patrizi. Storicamente curato dall'associazione sportiva rappresentata da Camillo Cerasi, tra l'altro organizzatore di prestigiosi tornei di calcio. Ma il Comune mette tante di quelle condizioni nemmeno dovesse affidare lo stadio di S.Siro.

26 febbraio. A tutto staff. È costata mille e 61 euro la trasferta a Torino (per l'assemblea Anci – associazione dei comuni) del sindaco, accompagnato da un suo collaboratore dello staff. Il quale staff, per la cronaca, costa al bilancio municipale (dato 2025) ben 114 mila 712 euro. Sempre per la cronaca, s'è detto.

27 febbraio. Green, mica tanto. E poi dici l'energia rinnovabile. Ma quando gli impianti (ed il relativo utile) sono nelle mani di grandi società con sede a 5-600 chilometri di distanza, a parte la rendita fondiaria del terreno ove poggiano, la comunità locale cosa ci guadagnerebbe?

27 febbraio. Azione e 5Stelle insieme contro la strada. Incontra una preziosa alleata Giulio Sottanelli nella sua crociata contro l'ultimo tratto della Teramo-Mare. È la deputata 5Stelle Daniela Torto, contrarissima all'opera come spiega in un'interrogazione al governo diffusa in loco dalla consigliera Rosaria Ciancaione, anche lei del partito di Conte. Si realizza così al Lido delle Rose almeno un punto di non disaccordo tra Azione e Cinque Stelle, agli antipodi a Roma su tutto. Del resto, l'amministrazione rosetana non è estranea alla conciliazione degli opposti. Ad esempio, pur essendo forse la più cementificatrice mai vista, gode da sempre di un fertilissimo rapporto con la più influente associazione ambientalista cittadina, che addirittura offre quasi gratuitamente molti servizi, compreso alcuni di ordine pubblico, alla compagine guidata dal sindaco Mario Nugnes.

28 febbraio. “Saffo” bye bye. Nessun impegno immediato per la eventuale nuova sede del liceo Saffo in centro. Solo un rimando al futuro piano regolatore. Se intanto la Provincia ci volesse togliere le castagne dal fuoco e farlo a Voltarrosto... faccia pure!

sabato 22 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Per far capire all'assessore: la Duna Fiat era perfettamente omologata e del tutto a norma, ma era considerata una delle auto più brutte mai prodotte...

16 febbraio. Un vivaio di traverso. Si tenta di piazzare un non meglio identificato vivaio ecologico nel mezzo del tracciato della Teramo-Mare a Cologna. L'ANAS se ne accorge e lo blocca. Per il momento. Intanto, alla prima mezza-giornata di pioggia stagionale classicamente ci allaghiamo. Ma non fa niente: d'imbarcate d'acqua non è mai affondata nessuna amministrazione. Figurarsi l'attuale. Le pozzanghere generano qualche imprecazione quando piove, il giorno appresso esce il sole ed è tutto dimenticato.

17 febbraio. Rifiuti ordinari. Che poi tutto questo sviolinare di premi e riconoscimenti; questa mielosa auto-attribuzione di meriti; questa celebrazione aulica d'ordinarie (e ben retribuite) consulenze quasi fossero salvifiche provvidenze in materia di rifiuti, per giungere a cosa? Ad un normale 71 per cento di differenziata. Dato del tutto in media, addirittura lievemente peggiore di Giulianova e Teramo, per non dire Vasto, Ortona e Lanciano. Ed al costo di una tariffa onerossissima a carico degli utenti, peraltro.

18 febbraio. Post-svista. Annullato uno degli affidi cui era interessato il sodalizio di cui è stato fondatore e dirigente (fino ad un certo punto) e poi – secondo “Si.Amo-Roseto” – socio, l'assessore Francesco Luciani. Provvidenziale una svista... avvistata... fortuitamente! dopo lo scoppio del caso.

19 febbraio. Evviva il TAR. Torna in consiglio comunale il refrain (caro soprattuutto all'assessore Mazzocchetti) sui palazzoni a mare: abbiamo vinto al Tar... abbiamo vinto al Tar...! Ora, a parte che quella sentenza è al vaglio del Consiglio di Stato. A parte, ma il Tar mica ha detto che quei muri sono troppo lunghi, troppo larghi, troppo alti e tappano il paesaggio! Perché questo il Tar non doveva né poteva dire. Il Tar ha detto, in sostanza, che non c'è conflitto d'interessi anche perché saremmo un paesotto dove sono tutti mezzi parenti; che non c'è contrasto con il parere Sovrintendenza perché quel parere era favorevole al Comune (ed è vero, perché così era) e che non occorreva la valutazione ambientale. Punto. Solo questo ha detto il TAR. Non ha detto che è bello quello che si sta facendo! Per far capire all'assessore: la Duna Fiat era perfettamente omologata e del tutto a norma, ma era considerata una delle auto più brutte prodotte negli anni '80.

20 febbraio. Defibrilliamoci. Una persona ha un malore in piscina e viene soccorsa con l'aiuto di un defibrillatore presente sul posto. Subito dal Comune s'intestano in qualche modo il merito della istallazione dello strumento salvavita. Senoché il giornalista Luca Maggitti ricostruisce i fatti e dimostra che il Comune c'entra poco o niente, visto che il defibrillatore è frutto di una donazione. Fratelli d'Italia s'inserisce e ricorda le sue battaglie per far riattivare questi strumenti rimasti per tanti mesi in avaria. Ma, al di là di tutto, quello che fa cadere le braccia è che si possa concepire una politica che fa comunicazione, alias propaganda, su un caso di soccorso. Impressionante!

21 febbraio. Palloncini, shhh!!!! Esterna su tutto. Più volte al giorno. Cerca in ogni modo di condizionare l'opinione pubblica portandola dalla sua parte. Ma su una cosa tace invariabilmente: l'ordinanza antipalloncini e anticoriandoli. Che pur ha emanato (e chissà perché), ma sulla quale non pronuncia verbo. E con lui l'informazione prevalente, che al pari la ignora. Perchè sa benissimo che i palloncini sono legati a momenti di allegria, di festa, di socialità. Ed al popolo puoi cementificare il lungomare e non gliene frega nulla; puoi aumentare la tassa dei rifiuti e paga, pur mugugnando; puoi stangarlo con multe ai semafori ed è quasi contento, ma se gli tocchi l'unica cosa che gli è rimasta, cioè feste e aperitivi, allora dice il motto, anche le formiche nel loro piccolo possono.. incazzarsi!

domenica 16 febbraio 2025

Se Vanessa, Simone e Francesco...

ROSETO. Che poi pensavo. A quel che diceva Luca Maggitti in un suo video di qualche giorno fa su “Roseto.com”: Nugnes ha la strada spianata per il secondo mandato. Lo penso anch'io. Ma se invece di contrapporgli stanchi partiti e meccanici schieramenti, incontrasse un'altra formazione civica?

Beninteso, non esiste e mai, razionalmete, esisterà. Però facciamo un gioco di fantasia: mettiamo che Vanessa (Quaranta), Simone (Aloisi), Francesco (Di Giuseppe) ed tanti altri di buona volontà si staccassero completamente dai loro partiti (senza abbandonarli, ma facendo come fa Nugnes con “Azione”) e formassero una lista insieme che si propone solo un punto: fare la svolta che Nugnes non ha fatto.

Ripeto, non ho mai parlato con loro (che pure conosco) di questa cosa che leggeranno qui per prima e di sicuro si arrabbieranno perché li ho chiamati in causa. Però, contrapporre soluzioni classiche a ciò che classico non è, come l'attuale amministrazione, è tempo perso. A politica strana si risponde con cosa politica strana.

Poi, chiaro, un minimo di programma ci vuole e si farà. Ma è più facile che quelli che comunque sono dei protagonisti della politica cittadina, come i nomi citati, possano andare d'accordo a livello personale che non incastrati nei rispettivi schieramenti. Parliamoci chiaro, Simone dentro il Pd non può far nulla (anche se lui lo negherebbe fino all'ultimo), lo stesso Francesco dentro Fratelli d'Italia (e lo negherebbe ancor di più), cosi come Vanessa nella sola “Si.Amo”, che certamente non basta.

Nell'epoca di Trump, parlare di destra e sinistra fa sorridere. Occorre inciampare, come si dice in dialetto. Io vedrei bene persino un'alleanza post-elettorale alla tedesca tra Giorgia (Meloni) ed Elly (Schlein) che tagli fuori i Salvini da una parte ed i Conte dall'altra, figurarsi a livello locale! Non pensate che con le ideologie, a livello comunale, tirate fuori qualcosa.

E poi, cosa ci rimettono? È un tentativo. Tanto, stando le cinque stanche opposizioni di ora sono destinate a perdere ancor prima del fischio d'inizio della partita. Quindi, perso perso...

Buona domenica!

sabato 15 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Fossi nell'assessore Luciani, mi guarderei da certi consigli...

9 febbraio. “Inceneritore” alle porte. Il Comune di Atri è preoccupato per un co-inceneritore autorizzato dalla Regione, con qualche prescrizione, a due passi dal Vomano, quindi da Roseto. L'ambientalista Nugnes, invece, non si è mai scaldato troppo per tale questione. Così come Sottanelli e Pavone, assai presenteisti su tutto, ma non su questo. Si vede che a Nugnes, per mantenere l'accredito ecologico presso il popolo, bastano e avanzano le piantine bonsai di Marco Borgatti.

9 febbraio. L'app d'oltretomba. I frollini frequentano il cimitero. Tra i loro tanti difetti, c'è anche quello di portare un fiore, la domenica mattina, ad una tomba che gli è cara. E si accontenterebbero che il cancello fosse aperto quando va aperto e chiuso quando va chiuso. Anche due maniglie alla scala, gelata d'inverno e bollente d'estate, prima della svolta presenti, non sarebbero sgradite. Ma a quanto pare è chieder troppo. Sembra facciano più colpo queste inutilerie d'oggidì tipo app, hip, hop... urrà!

10 febbraio. A Milano... a Milano... I nostri solerti amministratori si caricano sulle spalle la fatica di un lungo viaggio a Milano. Sino alla fiera del turismo. Naturalmente per bene nostro. Nell'intanto, l'onorevole Sottanelli pubblica una foto enigmatica: un Pavone in primo piano, ma di profilo protende le braccia verso un Nugnes mezzo fuori campo (non si capisce se per abbracciarlo o indicarlo) con un Sottanelli che se a ride sotto i baffi. Che avrà voluto di'?

11 febbraio. A momenti ci fanno un sequestro. Il Comune ha addirittura rischiato un fermo amministrativo. Con tanto di preavviso dell'Agenzia dell'Entrate. A causa di alcune pendenze fiscali, nei confronti soprattutto del Consorzio di bonifica. Ricevuto l'avviso ha pagato di volata. Comprese 92 euro di spese aggiuntive.

12 febbraio. I cattivi consigli di mister Mario al giovane Francesco. Pescato in quel che all'opposizione pare un clamoroso conflitto d'interessi (aver votato una delibera per un contributo ad un'associazione di cui faceva parte) ed all'interessato una cosa regolarissima (da quegli incarichi sociali mi sono dimesso, dice) la reazione è un'immediata conferenza stampa. Nella quale, però, il sindaco dice tra l'altro: ho chiesto io all'assessore di venire in Giunta a votare quella delibera. Ma perché, lui non voleva votarla? E comunque bel consiglio: proprio quello che lo ha impelagato. Ma non è tutto. Alla fine dell'incontro-stampa il sindaco tira fuori un foglietto e fa firmare in diretta all'assessore l'impegno a ricandidarsi. Ohibò, ma non voleva nemmeno ricandidarsi il giovane Francesco (Luciani)? Diceva Leo Longanesi: non datemi consigli, so sbagliare da solo!

13 febbraioSolito refraine. Pavone in Regione (da quasi un anno) non cambia registro. Il tema è sempre quello: sono inascoltato!

14 febbraio. Un solo preventivo. E poi ci si accorge che per alcune forniture (ad esempio le lampade per le palestre) il Comune richiede un solo preventivo, a prezzi tra l'altro piuttosto pieni. Ora, se malfatte leggi (definitivamente peggiorate dall'attuale Governo) consentono ai sindaci questo ed altro è pur vero che non vietano il vaglio di più offerte. Quali sarebbero quei privati cittadini che, a casa loro, consentirebbero al capo-condomino di procedere a qualsiasi spesa senza almeno acquisire tre preventivi? Ma quel che i privati cittadini non permetterebbero mai al proprio condominio concedono facilmente al proprio Comune. Anzi, più spende più lo votano.

sabato 8 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Quello del lungomare più che un piano urbanistico sembra un progetto di puro business edilizio, che cerca di perseguire la maggior rendita immobiliare possibile. Le norme approntate non solo legittimano, ma favorisco ciò.

2 febbraio. Ce la danno a bere. Ma non dicevano che bevevamo la miglior acqua del mondo, quella del Gran Sasso? Poi si ferma il potabilizzatore di Montorio (così affermano) e tolgono l'acqua la notte. Ma allora beviamo acqua di lago? La miglior acqua di lago al mondo, senza dubbio!

3 febbraio. Per fortuna i “frollini” sono vecchi! Il comitato SoS-urbanistica con il sostegno dei consiglieri di minoranza (tranne “Peppe” Bellachioma, che a Roseto l'estate scorsa dichiarò voler rappresentare il centro-destra-moderato, mentre in Abruzzo rappresenta senz'altro il generale Vannacci); il comitato dunque, attraverso Italia Nostra, presenta ricorso al consiglio di Stato contro la sentenza TAR (per certi versi assai contraddittoria) che manda assolta la variante altezze sul lungomare. Purtroppo, nel giro di qualche anno, il lungomare sarà tutto modello ex-radar o ex-villino-celommi, con facoltosi attici esclusivi vista mare e comuni bagnanti e/o passanti che vedranno file di finestre e balconi al posto del paesaggio. I frollini, avendo una certa età ed essendo di natura friabile, sperano di non ricordarlo. Quanto alle generazioni coeve, avendo allora un algoritmo sul cuore ed uno smartphone sulla visiera, neanche se ne accorgeranno.

4 febbraio. Stop ai tifosi. Nonostante la solidarietà del sindaco e del consiglio comunale, a Livorno non se ne danno per inteso e vietano la trasferta ai tifosi rosetani. Si vede che i corsi per la pace o amenità consimili, non hanno funzionato.

4 febbraio. Per i ritardi nessuno paga. Con dieci anni di ritardo, partono i lavori per i nuovi loculi cimiteriali. Con un aumento dei costi di un buon 30 per cento. Fossero stati fatti a suo tempo, quando il sindaco Enio Pavone doveva farli e non li fece, quanto sarebbero costati i lavori? Ma per i ritardi ed i disagi nessuno paga, men che mai Pavone. Anzi, se ne vantano.

5 febbraio. E i palloncini? Il sindaco propaganda uno di quei premi green su plastiche e consimili di cui nell'oggi tutti i sindaci fanno sostanziale rassegna. Dimentica però stranamente, nell'elenco degli auto-meriti, l'ordinanza antipalloncini, della quale peraltro finora ha proprio taciuto. Ora, tolto lavoro, casa e famiglia, il rosetano medio ha un solo principio irrinunciabile: il saper vivere. E nel saper vivere ci sono feste, aperitivi, compleanni, cene e così via. Nelle quali i palloncini spesso non mancano. Ecco, deve aver capito che al popolo puoi cementificare il lungomare, mettere tutti i semafori scatta-multe che vuoi, eccetera e non gliene frega nulla, ma se tocchi il saper vivere, bhé, anche un sindaco intoccabile nel favore popolare, rischia qualche rinculo di consenso.

6 febbraio. Premiamo le donne in carriera. L'8 Marzo è lontano, ma già si comincia a parlare di premi, ricoscimenti e relative candidature per donne che ce l'hanno fatta. Ora, finché sono associazioni private ad organizzare, fan ciò che vogliono. Ma non si capisce perché la politica, ovvero un sindaco, una presidente della maggioranza consiliare, una commissione politica nella sostanza solo di maggioranza, debbano occuparsi delle donne che ce l'hanno fatta. Caso mai farebbero bene ad interessarsi di quelle che non ce la fanno. Ne si può dire che siano d'esempio. Esempio per che cosa? Semmai motivo di frustrazione per chi, avendovi dell'ambizione, non riesce. Uno su mille ce la fa, suonava la canzone. La speranza, quindi, è dello zero virgola uno per cento.

7 febbraio. Caro scuola. Rosaria Ciancaione (Verdi-Sinistra-5S) e Fratelli d'Italia criticano i rincari dei buoni pasto per la scuola elementare. E sottolineano la contraddizione con una Giunta che si definisce sociale. Tuttavia ai frollini non giungono proteste delle famiglie interessate. Magari sono contente. Visto mai vogliano pagare ancora più caro? Le risorse del popolo sono infinite.

lunedì 3 febbraio 2025

Quel senso di Umanità che fa della Legge... Giustizia

Si era negli anni '80 del Novecento. Quando nella zona nord di Milano operava un giovane capitano dei carabinieri, di origine marsicana. Rendeva servizio nel reparto mobile dell'Arma, per intendersi quello che era stato del generale Dalla Chiesa. Un giorno al capitano toccò incrociare un uomo. E dovette arrestarlo. Aveva commesso dei reati, anche piuttosto pesanti, tanto che gli toccarono 12 anni di carcere.

Il rapporto, però, non si interruppé lì. In quanto quel detenuto aveva il papà morente. Il capitano lo accompagnò per l'ultima visita. L'uomo accompagnato seduto da un lato del letto, il capitano dall'altra. Il papà sudava. Il capitano trasse il fazzoletto dalla tasca e ne asciugò la fronte. Da un lato la mano del figlio detenuto, dall'altra quella del capitano: due sponde opposte, che si univano nel senso di umanità.

Senso di umanità che si ripeté al momento delle esequie del povero genitore. Quando di nuovo il capitano accompagnò il figlio detenuto e rese gli onori militari al papà, che era stato partigiano.

Anni dopo, da questa storia è nata una poesia ed una canzone il cui testo vedete riprodotto qui in immagine.

Perché la storia è verissima. Me l'ha raccontata questa mattina Pietro Di Censo, cui ho telefonato per gli auguri del suo compleanno. Anche se in pensione, infatti, conservo l'abitudine di scambiare gli auguri. Perché io Pietro di Censo l'ho conosciuto all'Aquila, nel 2007 se non ricordo male, ove nel frattempo era arrivato come Colonnello dei carabinieri per dirigere un ramo della polizia giudiziaria.

L'ho conosciuto per una vicenda che mi riguardava come giornalista. Ed anch'io ebbi il privilegio di saggiare le sue doti di umanità, unite ad una professionalità ed esperienza enorme. Pietro di Censo, il colonnello di Censo, sapeva e sa riconoscere le persone. Capì all'istante i falsi profeti, in senso politico, di cui la vicenda che mi interessava vedeva in qualche modo protagonisti.

Diceva il cardinal Carlo Maria Martini, guarda caso nella Milano di quei giorni: "L'dea di giustizia nasce dall'esperienza di un'ingiustizia, subita da noi o da chi ci è caro". Noi così operavamo, mi ha ripetuto questa mattina Di Censo. Senza umanità la legge e niente, aggiungo io. 

Tanti auguri di cuore Colonnello!

E te pareva!

TERAMO. Ecco, l'avevo capito! Sono d'accordo! La colpa è nostra, di noi cittadini...

Noi che "ce" ne "beviamo" troppa (di acqua)!

Noi che ne paghiamo troppe (di bollette e di corpose indennità)!

Noi che assistiamo passivi a troppe conferenze stampa autocelebrative e riconoscimenti politici annessi e connessi!

Vero, la colpa è nostra se sotto il Gran Sasso è scempio d'acqua, se non tappate le falle, se non aggiustate i tubi!

Verissimo, tutta colpa nostra, come sempre, come invariabilmente!

E nulla possono, contro di noi, amministratori e politici per lor quota "eziandio" (significa "anche") miracolosi nella loro opera di redenzione collettiva!

🆘Aiuto! 🆘

sabato 1 febbraio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. La realtà la costruisce Nugnes ogni giorno, con la sua comunicazione. Lui amministra come un influencer, esattamente come Giorgia Meloni. E le cinque diverse e conflittuali tra loro opposizioni non lo hanno ancora capito...

Un 30 (all'ora) nelle vie interne no?

26 gennaio. Ma funzionogramma e piao, magnifica coppia marziana che, stando all'esimio parere del sindaco, dovrebbero far perdonare ai cittadini la mancanza di vigili urbani; l'impilata di cartoffie burocratiche insomma, prevederebbe per caso una zona 30 (all'ora) nelle stette vie interne? ove i marciapiedi sono per dire, le buche per fare, i parcheggi a chi arriva prima e non sai dove mettere i... piedi? Eppoi, il 30 invece emesso sul lungomare, vale anche per e-moto-bike, monopattino e/o centauro-dei-pedali? Oppure per loro vige un'altra legge? Che ne dice il comandante Grippo?

Parcheggi a-codice?

27 gennaio. La consigliera Rosaria Ciancaione presenta una mozione per far tornare bianchi i parcheggi lato ovest della nazionale. È un monopolio di fatto delle strisce blu e ciò contrasta con il codice della strada, dice la rappresentante di Sinistra-Verdi-5Stelle. Ma avesse ragione, chi dovrebbe accertare detto contrasto? In teoria, il comandante dei vigili, che però i parcheggi ha istituito su indicazione politica del Sindaco. Ed allora è facile prevedere il contrario voto unanime in consiglio dell'allineatissima maggiornaza Nugnes (mai un dissenso, un sussurro, un piegamento del capo che non sia d'inchino politico), magari caricata a dovere dal tonitruante grido di battaglia contro l'opposizione da parte del consigliere Pavone.

Bike+treno? Ma “eziando” no

28 gennaio. Posto che i frollini trovano tal generi green-modaioli, come le stazioni delle bici, eccetera, perfettamente inutili. Ma posto eziandio (altresì) che comunque le fanno, perché per loro i soldi (pubblici) girano a palate, allora buon senso vorrebbe approssimarle alle stazioni ferroviarie, così se uno scende in treno puta caso sale in bici. Buon senso rammentato anche da Luigi Felicioni, segretario della Lega di Roseto, che su ciò ha comunicato. Senonché il Comune ha ben pensato di esiliare il tutto giù al palasport. Perché ben pensato? Perché l'area prossima alla stazione è delle Ferrovie. Il Comune non la vuole. Perciò potrebbe finire sul mercato. E se al Mercato non piacesse l'accrocco bike che facciamo, lo togliamo? Meglio giocare d'anticipo, si direbbe nel calcio.

La Regione lascia fare

29 gennaio. Fratelli d'Italia di Roseto torna a lamentarsi dell'intestazione politica che puntualmente Nugnes (e Marcone soprattutto) fanno dei finanziamenti regionali concessi dalla Giunta Marsilio. Ma uh signur! lo vogliamo ammettere o no che mai né Gatti né De Annuntis e tanmeno Marsilio hanno censurato tale gioco politico degli Azionisti rosetani? Non è stato Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d'Italia, ad elogiare in pieno consiglio regionale Enio Pavone per il suo atteggiamento costruttivo in commissione? Suvvia...

Nugnes piace a tutti

30 gennaio. Continua, si consolida e si formalizza sempre di più il rapporto tra l'amministrazione Nugnes e la più influente associazione ambientalista cittadina. In tal senso, anche un'ultima delibera di Giunta, che addirittura estende il patrocinio anche a questioni sociali. Nugnes ed i suoi raggiungono così un traguardo cui pochi possono ambire: essere ben visti dalla Regione della destra e dagli ambientalisti di sinistra rosetani. Ma non solo, il sindaco ostenta anche un grande rapporto di vicinanza con i vertici delle forze dell'ordine, il Prefetto e, naturalmente, il Vescovo. Insomma, piace a tutti. Ed è noto in letteratura che al popolo piace colui (o colei) che piace ai potenti

Palloncini bim bum bam

31 gennaio. E del resto non è un capolavoro politico l'ordinanza anti-palloncini? Ti consente di essere ambientalista senza minimamente intaccare la possibilità di seguitare a cementificare il lungomare. Un pò alla Ursula (Von der Leyen): l'ecologia dentro il sistema. A dimostrazione che Nugnes amministra secondo gli schemi della comunicazione, esattamente come Giorgia Meloni. Le cinque diverse e conflittuali tra loro opposizioni ancora non lo hanno capito. E pensano che alla fine la realtà prevalga. Ma la realtà è quella che comunica Nugnes ogni giorno, non quella vera. La realtà la fa lui. Prima se ne accorgono meglio è per loro.

Caro Marsilio, la sanità non va per altri motivi

Ha ragione il governatore Marsilio quando dice che le forme della protesta contro le tasse-sanitarie viste in opera al consiglio regionale d...