ROSETO. Di solito, le
riunioni del consiglio comunale iniziano un'ora dopo l'orario di
convocazione. Non è una bella abitudine. Ma è consuetudine, non
solo rosetana: per il vero piuttosto generalizzata. Tra l'altro il
regolamento lo consente.
Ebbene, a Roseto
capita quasi sempre che l'opposizione arrivi puntuale, ma debba
aspettare i comodi della maggioranza. La presidente d'Aula, Gabriella
Recchiuti, di “Azione”, infatti, ha proprio detto che lei aspetta
la maggioranza per fare l'appello, ma non l'opposizione. Il che è
piuttosto originale come concezione democratica, diciamo che è una
interpretazione “orbaniana” della democrazia. Ma tant'è.
Mercoledì 31
luglio, tuttavia, è successa una cosa diversa. La maggioranza si è
presentata puntualissima alle ore 17:00, mentre l'opposizione, per
una serie di coincidenze, è arrivata un po' più tardi, ma sempre
entro l'ora “accademica”. Soltanto che, nel frattempo,
rinunciando persino alla consueta relazione illustrativa del
provvedimento, la maggioranza si è votata in un minuto, senza
nessuna discussione una delibera sul bilancio piuttosto rilevante. Basti
pensare che conteneva una variazione di 550 mila euro circa le multe.
Per il vero, un
consigliere d'opposizione (meglio: dell'opposizione costruttiva, come
si è autodichiarata) c'era: Giuseppe Bellachioma, ex-Lega. Avrebbe
potuto benissimo chiedere la parola, intervenire per 15 minuti,
magari fare qualche emendamento formale, ed il tempo di arrivare ai
suoi colleghi lo avrebbe dato. Ma Bellachioma, che questi meccanismi
dovrebbe conoscere benissimo, visto che è stato anche deputato nella
scorsa legislatura, ha preferito evitare e, di fatto, non ha
ostacolato il giochino della maggioranza. Del resto è padrone di
farlo. Per carità, ognuno fa l'opposizione (“costruttiva”) come
ritiene più opportuno.
Di qui però è
nato un caso politico. Francesco Di Giuseppe (Fdi), Teresa Ginoble
(SiAmo-Roseto) e Nicola Petrini hanno accusato la maggioranza di
arroganza. La maggioranza, soprattutto per voce di Enio Pavone,
consigliere regionale e comunale di “Azione” ne ha gridate di
tutti i colori all'indirizzo dell'opposizione, tranne Bellachioma
ovvio. Ed anche qui, nell'attacco della maggioranza contro
l'opposizione, siamo nella versione Orban della pratica democratica.
Il giorno dopo,
cioè oggi, si sono naturalmente incrociati i comunicati. Li potete
leggere a commento nella pagina “Roseto Eclettica”, sotto il mio
post. La maggioranza, nel suo comunicato, pare aver appena moderato i
toni. Inserisce però una nota di merito: rivendica ottimi risultati
di bilancio. Le casse del Comune, sono floride, dicono. Uno si
chiede allora: come mai anche piccoli interventi non vengono fatti dunque?
Perché, per venire a Roseto è una guerra di parcheggi? Perché
noleggiare una bici per farsi una passeggiata senza l'auto è
un'impresa? Come mai per le vie interne è un problema persino passare?
Intanto proprio
oggi, in piena estate, un cantiere ha invaso parte del lungomare
centrale: stanno demolendo una bella villa storica per farne un altro
palazzone. Bello non è. Cioè, questi volevano essere tanto
innovativi, eccetera e l'unica innovazione che si vede è
cemento-più-cemento-più-cemento dovunque c'è un buco di
prato da coprire. Questo è!