Tuttavia con l'autunno – e man mano che la data del voto s'avvicina – l'argomento può diventare scottante per il sindaco Nugnes, tra chi lo vuole giù (Roseto centro) e chi sù (Voltarrosto). Perciò è apparso di tutta evidenza che nella conferenza stampa di ieri, con la regia dal fido Enio Pavone, abbiano cercato di comprar tempo. Decidendo di non decidere dove metterlo questo nuovo “Saffo”, ma non smentendo che – qualora i fondi dovessero arrivare subito, cosa da loro esclusa – l'area in pole-position è Votarrosto. Poi, dopo il piano regolatore prossimo venturo, potrebbero entrare in scena anche due ex-fornaci, non la “Catarra” che ormai è andata.
Il non detto
(politico) di questa conferenza stampa è semplice: loro sperano che
il presidente della Provincia, Camillo d'Angelo, definito un grande
amico dell'amministrazione rosetana, nonché – da quel che si legge
– politico di un certo piglio decisionista, gli tolga le castagne
dal fuoco, decidendo lui per Voltarrosto e non se ne parla più. Ma
questo si vedrà, anche perché la Provincia, se dovesse agire in assenza di scelta diversa del Comune, avrebbe quella Voltarrostana come strada obbligata.
Particolare curioso della conferenza stampa di ieri è comunque un'altro. Pare che questo misterioso progetto del nuovo “Saffo” sia trasportabile. È pensato cioè per Voltarrosto, però si può scendere anche in spiaggia. Sembra un “modellino” che si sposta di qua e di là; una specie di enorme roulotte con le ruote che fa da... scuola. Sarà curiossimo vederlo: dato che farà davvero... scuola! sul nuovo rapporto tra architettura e luogo: intercambiabile. Cosa, un tempo, da bocciatura al primo esame di qualsiasi facoltà d'architettura.
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