domenica 15 ottobre 2023

E se poi una sera d'autunno a Giulianova... Pippo non lo sa!


GIULIANOVA. E mi sovvien un altro autunno. Di quasi mezzo secolo or sono. D'uno scorcio d'anni '60 del Novecento. Un modesto appartamento di periferia. Ma inebriante profumo di pulito. La TV nell'altra stanza: la sala; dove c'era il tavolo da pranzo per gli ospiti e il salottino. E nell'angoletto in penombra appunto la TV, un “Voxon” o qualcosa del genere. Con “l'occhio magico”, ovvero una pallina rossa che, se puntata da una pila tascabile o un fiammifero, cambiava i canali: cosa che non faceva quasi mai in realtà.

E in quelle stanze un bambino di circa sei anni. Due giovanissimi (per gli standard di adesso, s'intende) genitori. E questa TV che il sabato sera, dopo l'annuncio di una signorina dalla dizione perfetta, diceva: signore e signori ecco a voi... con la musica di Gorni Kramer. E partiva E pippo non lo sa... che quando passa ride tutta la città.... Ed io che rimanevo incantato, in realtà dalle gambe delle gemelle Kessler con mia madre che diceva: questo bambino è innamorato delle Kessler!

Ebbene, chi poteva pensare che una sera d'autunno di mezzo secolo e passa dopo, nel giorno del centenario di Italo Calvino, al Kursal di Giulianova, la bravissima Maria Rita Piersanti avesse a presentare “Pippo non lo sa...”, ovvero le musiche di Gorni Kramer, questo geniale musicista, jazzista già nell'Italia prebellica, precursore di ritmi e melodie moderne, sperimentatore ed innovatore a suo modo in tempi innovatori e nuovi a loro modo; che tale coacervo di memoria e d'attualità si diceva, prendesse vita la seconda edizione di “Musicisti in Herba”, rassegna dell'associazione “Nota Fulgens” diretta da Susy Paola Rizzo, di giovani talenti d'Abruzzo, oggi dedicata alla fisarmonica mentre in primavera concentrata sul pianoforte.

E che il tutto fosse preceduto da una relazione storica proprio su Kramer, curata dalla professoressa Stefania Pompeo. Con il patrocinio naturalmente del Comune di Giulianova (presente in sala l'assessore Paolo Giorgini); la partecipazione straordinaria dei maestri Renzo Ruggeri e Piero di Egidio e, ancor più straordinaria, dei “Musicabili” di Roseto, che poi sono un gruppo di ragazzi “speciali” che proprio oggi compie un anno, nato soprattutto grazie ad una mamma, Angela Riccardi, attraverso un libro, “La porta incantata”, che li ha lanciati.

Ma mentre tutto questo scorre davanti ai miei occhi; mentre questa bella serata va, in realtà io non seguo più. In verità rivedo con la mente quel bambino e quei genitori. Ripenso quegli anni, straordinariamente lontani e temibilmente vicini: anche allora c'era la guerra in medioriente. Quella stessa Tv dall'occhio magico, qualche anno più tardi, mandò le immagine dell'austerity del 1973 in conseguenza della guerra del Kippur. Ma erano guerre diverse. Ricordate con la lente deformata dal tempo, guerre più “umane”, se l'orrendo paragone potesse reggere.

Ed ecco allora penso alle parole che state leggendo. Le butto sul video appena rientrato. Così come escono. Senza correggere. Senza rileggere. Seguendo solo il filo della memoria. Che giunta ormai alle soglie della vecchiaia teme d'esser smarrita. Parole solo per me. Che poco dicono agli altri. E che pur condivido qui. Perché c'è una cosa che forse può essere esperienza condivisa: il tempo. Il tempo che è troppo corto. E troppo inutile. E Pippo non lo sa. Evviva Gorni Kramer.

1 commento:

  1. Grazie, Ugo, di vero cuore!!! bel tuffo nei ricordi del tempo che fu... e che noi siamo stati fortunati a poter vivere.

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