Lo prendiamo in parola. In tempo di post-democrazia, infatti, un video social-trasmesso equivale a "giuramento decisorio".
D'oggi in avanti, quindi, ognun che lo volesse, è autorizzato a ritrasmettere con equivalenti mezzi ogni buca che dovesse eventualmente rimanere scoperta. E ad indicare l'elemento virtuale a prova dell'avvenuto tradimento della promessa ritualmente divulgata al popol-cittadino.
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