giovedì 4 maggio 2023

A proposito delle multe: un dubbio mi sovvien...

ROSETO. Con una battuta alla Catalano (attore molto noto in Tv a cavallo tra gli anni '80 e '90 del secolo passato) il già sindaco Enio Pavone ha dato un prezioso consiglio ai suoi concittadini. Se volete evitare le multe – ha detto in consiglio comunale – e quindi evitare che scatti la mega-somma di quasi 1 milione di euro che il suo sindaco, Mario Nugnes e lui stesso come consigliere-votante hanno messo in bilancio quale incasso previsto dalle contravvezioni stradali; se non volete incappare in tal salasso - ha dunque suggerito Pavone - andate piano e fermatevi ai semafori.

E già, perché il mega-incasso scatterebbe alla minima distrazione al cospetto della selva di autovelox e semafori “grande-fratello” che pare ci regaleranno a breve. Ma se nessuno va – mettiamo – a 31 all'ora dove c'è il 30 e tutti si fermano un centimetro prima della linea del semaforo senza nemmeno sfiorarla per sbaglio con l'ombra della ruota, allora la gigantesca previsione d'incasso si vanifica.

Ma c'è un ma. Poniamo che tutti ascoltino religiosamente Pavone, nessuno sbaglia a calcolare il tempo-semaforico; ognuno si mantiene a 29 all'ora e magari tutti andiamo a piedi o in bici oppure lasciamo l'auto oltre il Borsacchio piuttosto che a Scerne e la raggiungiamo in bici se dobbiamo andare a Giulianova o Pineto; se tutti ascoltiamo alla lettera Pavone si diceva, il Comune non becca un quattrino del quasi milione che ha già scritto nel suo bilancio.

E va benissimo. Ma la domanda al ragionier Pavone allora è: questi soldi, appunto previsti in entrata, non verranno spesi prima del loro effettivo incasso? Perché, in teoria, stando in bilancio, il Comune potrebbe usarli. E se li spende e poi non incassa? Semplice, si crea un buco. Ah, per la storia, mentre Pavone è stato sindaco, tra il 2011 ed il 2016, di buchi in bilancio se ne sono creati due. Naturalmente non era colpa sua: erano cambiate le norme. Ma il meccansmo era esattamente lo stesso: il Comune aveva fatto spese negli anni sperando nei “residui”, cioè nelle somme da incassare in quanto “a bilancio”, salvo poi non riuscire ad incassarle. E per quei “buchi” stiamo pagando mutui fino al 2044 salvo esserci giocato l'incasso della vendita della farmacia comunale.

Del resto è facile capire. Se io “prevedo” di incassare a casa mia mille euro a fine anno da uno che mi deve pagare ed intanto durante l'anno compro 50 bottiglie di spumante da stappare a Natale e poi quello non paga, ecco che ho fatto un bel debito. Naturalmente nessuno di noi a casa nostra farebbe uno sbaglio simile. Per cui il ragionier Pavone ci rassicuri: ci dica che dei soldi delle multe, previste a raffica, non spenderà nemmeno un centesimo se non dopo che le avrà tutte incassate.

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