venerdì 2 settembre 2022

Se bastasse un tubo...

ROSETO. Le località di mare, dopo qualche acquazzone forte, si allagano. Si sono sempre allagate. Si allagheranno sempre. Anche di più, visto che i sindaci fanno a gara a far cementificare ed asfaltare più che possono.

Allora, come cercano di arginare il problema? In parte, spendendo vagonate di denaro pubblico (specie ora che hanno per le mani i fondi europei) per allungare le tubazioni sotto le strade o le piazze. Con quali risultati? Scarsi. Qualcosa all'inizio e poi basta. Perché? Primo perché bisogna vedere se i tubi che mettono non sono troppo piccoli. Secondo e soprattutto, perché dopo poco tempo i tubi si intasano. Per farli funzionare dovrebbero essere dotati di tantissimi “pozzetti” da ripulire periodicamente. Ma questo ai politici in genere interessa poco, perché non è che puoi tagliare un nastro e farti un selfie ogni volta che si stappa una fogna. Per non dire delle pompe, senza le quali i tubi non servono: quelle quando ci arriva il fango si bloccano e buonanotte!

Quindi bisogna mettersi l'anima in pace. Le nostre città e cittadine di mare, se piove un po' di più galleggiano. Poi esce il sole e si asciugano. Passi il giorno dopo le cosiddette “alluvioni” e non vedi più nulla. Non fossi stato lì mentre pioveva crederesti ad una bufala. Va così, se piove andiamo in gondola, se c'è il sole in t-shirt. E sono graziose lo stesso. Chi le abita o vi viene dovrebbe saperlo e farsene una buona ragione.

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