ROSETO. È polemica politica sulla gestione del palasport. Da dove nasce? Vediamo. Dunque, tutti sono d'accordo che il Pala Maggetti vada affidato ai privati. Al Comune gestirlo costa troppo. E poi bisogna fare dei lavori. Del resto, l'impianto è usato soprattutto dalla squadra di basket, per il cui gioco è nato. Quando si potevano tenere, ospitava anche grandi concerti e qualche grossa manifestazione. Si spera possano tornare, ma il palazzetto è naturalmente destinato al basket, come è logico.
Se tutti a livello politico vogliono privatizzare, il problema non dovrebbe sorgere. Ed invece sorge. Perché la passata amministrazione voleva farlo, ma non ci è riuscita. La nuova amministrazione l'aveva promesso, ma ancora non lo fa. Se gli chiedi perché (glielo ha domandato Fratelli d'Italia), rispondono che non hanno potuto perché sei o sette mesi fa c'erano i “ginobliani” (così oggi li hanno chiamati).
Dunque, tutti lo vogliono, Alcuni non vi sono riusciti. Altri dicono che i ritardi sono colpa di altri. Qualcosa però non torna. Il problema non è se privatizzare, ma come. Cercando di evitare, se possibile, di perdere la disponibilità dell'impianto senza guadagnarci nulla, non si vorrebbe addirittura rimettendoci. Non sarebbe la prima volta, in Italia, che una cosa del genere accada.
C'è poi una questione di terzietà. Gli interessi politici, nella attuale fase storica locale, sono sufficientemente terzi rispetto agli interessi dello sport? Si parla di interessi entrambe legittimi, va da sé. Queste righe non hanno una risposta. Semmai qualche perplessità, se è consentito.
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