giovedì 7 ottobre 2021

Questo è il tempo delle file

Quest'era post(?)pandemica sembra il tempo delle file. Code ovunque. Non parliamo delle strutture sanitarie, ove un ora-ora-e-mezza di attesa è normale anche per un semplice prelievo. Per non dire dei servizi pubblici: numeretti, bollettini, versamenti, domande, eccetera sono la norma. Ore di code. Attese. Giorni persi. Tornare e ritornare per una cartoffia che manca. Spese, soldi sottratti ad altre spese. Digitalizzazione, chi l'ha vista? Svolta tecnologica, dove sei?

È questo il Paese che adora qualsiasi Uomo Solo al Comando. Adora ed attende. Adora e smadonna. Senza più alcuna fiducia nella politica, ridotta a bla-bla-bla di alterno colore. È questo il Paese che elegge sindaci e poi li cambia senza cambiare nulla perché quelli nulla cambiano se non la loro personale posizione politica.

È questo il Paese che paga felice le bollette dell'energia e la benzina quasi 2 euro al litro. Persino il gas per auto, carburante notariamente povero, è rincarato del 30 per cento. Paga ed adora questo strano Paese, una transizione ecologica che sarà un salasso. Eppure le autostrade sono piene. E le strade non parliamo.

Questo è poi il Paese degli aperitivi. Dei ragazzini che sganciano soldi come caramelle. Che a 12-13 anni fanno colazione al bar tutte le mattine poi il drink al pomeriggio e la pizza la sera. Ci si chiede dove cavolo la gente prende tutti questi soldi.

È veramente un paese facilissimo da governare questo. Come è un gioco amministrare le città. Solo che è un privilegio per pochi. Ed a turno. Perché, per non dire, alcuni sindaci, pur essendo stata per loro una passeggiata romantica l'amministrare, cileccano il bis. Ma non tutto si può avere, che diamine. Da qualche parte la bilancia deve pur cadere, ekkecavolo!

Nessun commento:

Posta un commento

Liliana e la solidarietà (con qualche riflessione natalizia)

Liliana di Tecco ROSETO. A Roseto i poveri esistono. Nonostante il benessere medio della cittadina. E malgrado la narrazione ufficiale, che ...