venerdì 28 maggio 2021

Comunque, l'Arena l'abbiamo pagata bei soldini

ROSETO. Refuso o non refuso; qual che sia la particella, un dato è certo: il Comune di Roseto, l'Arena Quattro Palme, l'ha pagata cara. Quasi 400 mila euro per 3.300 metri quadrati di terreno, meno di un acro, sono tanti. Anche attualizzando di canone di concessione, di circa 7 mila euro l'anno, è difficile superare i 200 mila euro di ragionevole valore.

Del resto, pur scontando la strategica posizione centrale, a chi avrebbero potuto vendere le Ferrovie dello Stato, proprietarie dell'Arena? Di fatto, ed a voler pure di diritto, è un terreno vincolato dalla storia. Soltanto se avessero permesso (cosa assurda, ma non teoricamente impossibile) di costruire delle palazzine commerciali, si sarebbe potuto spuntare quel prezzo. Ma bloccando l'uso al contesto storico, come sarebbe stato corretto, il terreno sarebbe stato di fatto invendibile.

L'unico valore contrattuale a vantaggio delle Ferrovie poteva essere lo stallo e quindi il degrado di un area che non lo merita. E, per converso, è questa stessa condizione che in qualche modo ha forse portato il Comune ad accettare. In ogni caso, tra Enti pubblici, come lo Stato ed il Comune, fare compravendita di aree come se avessero carattere speculativo, è una aberrazione tutta italiana. Si tratta pur sempre, al netto di tutto, di una partita di giro di denaro pubblico, che esce dalla tasche di un organo dello Stato quale il Comune e finisce in quelle di un Ente latamente statale come le Ferrovie. Insomma, come dire...

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