sabato 12 settembre 2020

Ma dove sarebbe la sorpresa nella ricandidatura di Di Girolamo?

ROSETO. Guardate, nessun sindaco, di alcuna città, farà mai i vostri (nostri) interessi di cittadini. Qualsiasi sindaco, di qualunque città, farà sempre e soltanto i propri (legittimi) interessi politici. Se poi questi interessi, di potere, di immagine, di ambizione personale o quel che volete, possano coincidere con gli interessi delle Città, qualche volta accade, ma è rarissimo. In genere non succede.

Ciò posto quale premessa generale ed aggiunto che personalmente poco m'importa di chi sarà il prossimo sindaco di Roseto, non sapendo nemmeno se andrò a votare; ciò detto appunto, non capisco la relativa sorpresa che a volte si palpa in città di fronte alla probabile ricandidatura del sindaco, Sabatino Di Girolamo (Pd). Scusate, qual è lo stupore? È normale che un sindaco uscente ci riprovi. Se un sindaco vuole sottoporre al voto dei cittadini il suo operato, esporre i suoi argomenti in una campagna elettorale, verificare cosa pensano di quello che ha fatto o non fatto, perché meravigliarsi? Anzi, può essere persino un fatto di charezza.

Il problema non è Sabatino Di Girolamo. Il problema è chi vorrà scalzarlo, che programmi avrà? Cosa vorrà fare? Quale differenza di visione proporrà? Non è Sabatino Di Girolamo che deve preparare l'alternativa a sé stesso. La politica, seppur a scala di una piccola città, è oggi ridotta solo a comunicati stampa contrapposti: uno dice la sua, l'altro lo smentisce e tutti si rimpallano sui social. Scusate, ma chi volete che appassioni un giochetto dei rimbalzi qua e là a seconda di chi strilla di più?

Per di più, questo copre una politica che corre appresso agli ultimi interessi urbanistici, ma non lo dice. Che spaccia come nuovi luoghi comuni sul turismo triti e ritriti. Che, in fondo, cerca di fare quelle piccole clientele che ancora può fare e buonanotte al secchio. Questo è, nella realtà. E questo sarà sempre. Non lo dico in senso negativo o moralistico. Il mondo va così e non ci si può far niente. O perlomeno, io non ho nessuna voglia di cambiarlo, il mondo. Cerco solo di salvarmi da esso, se posso. E soprattutto dai suoi sindaci, dai loro autovelox, dalle loro multe, dalle loro rotatorie, delle loro tasse, dagli ostacoli che pongono al nostro vivere quotidiano. E questo è proprio di tutti i sindaci, chi più chi meno, chi con uno stile chi con l'altro, chi con gentilezza chi con arroganza.

Lo ammetto, è una fatica difendersi dai Sindaci. La battaglia non è eleggerli: la battaglia vera è sopravvivere alla loro tirannide. E ciò prescinde ampiamente da Sabatino Di Girolamo, che da questo punto di vista potrebbe persino risultare rassicurante rispetto a certi "campioni" che purtroppo si vedono in giro per il Bel Paese!

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