sabato 18 aprile 2020

Nel Paese degli 8.021 caballeros

Nel paese degli 8.021 caballeros (municipali ottomila, governatorali venti, c.d.g uno), le caste della produzione, degli ombrelloni, degli esercizi vari scoprirono che non contavano più nulla. Nel mondo di dentro vestirsi serve molto poco, consumare non si può ed il mare è off-limites. Anche il mondo dei i prof se la passa maluccio: si è visto che la scuola fisicamente intesa può benissimo essere sostituita da uno smartphone. Non parliamo poi dei giornalisti: i social fan da sé.

Le caste, dunque, sono diventate di poco interesse per la politica. La quale guarda soltanto ad una categoria: quella dei baroni della medicina: sempre in tv, sempre più gettonata oggidì. Sono i cosiddetti “esperti”. Pare che il c.d.g (alias capo del governo) ne abbia ingaggiati ben 450, suddivisi in 15 task force. Non di rado litigano (sempre in tv) tra loro. Quasi ogni ministro poi, per non essere da meno, si è fatta la sua task-force, così come ogni Capo di Regione, qualche Asl e persino, cà va sans dir, alcuni dei sindaci più protagonisti.

Tutte queste task-force, comitati, “unità di crisi” e compagnia bella, pare abbiano suggerito se non prodotto qualcosa come 212 “leggi” in un mese e mezzo: praticamente ne scrivono quattro al giorno. Poi, siccome non ci capisce niente nessuno, cominciano ad interpretarle. E chi dà l'interpretazione più originale (in questo sono campioni molti sindaci, anche dalle nostre contrade) vince il premio del “più amato dalla gente”.

Oltretutto, questi “esperti” sono più astuti dei politici medesimi, così abilmente si tengono sempre sul vago, oppure dicono “chiudete tutto” così non succede niente di certo: facile no! Non c'è niente da fare: i love Pierferdi siempre: quanto erano belli i democristiani veri!

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