ROSETO. È stata la settimana del pluriassessore Francesco Luciani, delegato dal sindaco ad occuparsi un po' di tutto: dalla scuola Romani alla biblioteca; dai buoni-mensa scolastici alle manifestazioni musicali estive. Ed in tutte queste attività, secondo l'opposizione, potrebbero sorgere dei dubbi circa la serenità della sua valutazione politica.
1° marzo. Ed allora Musk? L'assessore Luciani vanta su Il Centro suoi successi professionali e si lamenta (ancora) del conflitto d'interessi rimproverato dall'opposizione. L'impressione è che non esiti a presentarsi come perseguitato in cerca di solidarietà onde continuare la sua opera di benefattore della città. Ma c'è da capirlo. Di fronte a giganteschi conflitti d'interesse (l'america insegna) che sarà mai il suo? Ed in ogni caso lo terrebbe in scia con lo spirito dei tempi.
2 marzo. Ma un'interrogazione no? Che agli organi tecnici ministeriali piacesse emigrare la caserma dei carabinieri al nord della città non v'erano dubbi. Lo conferma un comunicato municipale. Del resto, gli uffici di matrice governativa o regionale, quelli che dipendono dai gabinetti del governo Meloni per intenderci, accolgono sempre con ottima predisposizione d'animo le proposte del sindaco Nugnes. Tante perplessità, invece, sulla sorte che sarà riservata all'attuale palazzina sede dell'Arma. Ma un'interrogazione sul punto no?
3 marzo. Povera Villa, che male ha fatto! Si rivolgono all'ANAC (Ente nazionale per la trasparenza degli appalti) i consiglieri Teresa Ginoble (Si.Amo-Roseto) e Francesco di Giuseppe (Fratelli d'Italia) affinché valuti il citato eventuale conflitto d'interessi dell'assessore alla cultura, Francesco Luciani. In attesa del responso ANAC, tuttavia, un conflitto culturale, cui l'assessore ha assistito senza batter ciglio, è certo: lo spregiudicato svuotamento della siepe storica all'angolo nord della Villa, eseguito senza riguardo alcuno per il valore simbolico del luogo.
4 marzo. Luciani forever. Sale di tono la faccenda tiket-mensa per alcune scuole che hanno introdotto il tempo pieno. Al centro sempre lui, l'assessore Luciani, che tra le citate infinite deleghe ha appunto le scuole. Questa volta l'opposizione l'accusa di aver applicato l'aumento in modo totalmente ingiusto. I frollini sono persuasi che non fosse stato lambito dal conflitto d'interessi di cui sopra, questo caso sarebbe stato meno accentuato e comunque meglio gestibile. È chiaro che se passi per colui che ha votato un finanziamento ad un'associazione di cui sei stato fondatore, poi è difficile dire che l'aumento della mensa va bene. Di qui l'utilità, in questi casi, delle dimissioni. Purtroppo per l'assessore, però, né lui né il suo sindaco condividono questo semplice principio liberale. Del resto, loro non sono liberali.
6 marzo. Tre alberi e dieci foto. Preceduti dal solito annuncio dall'alea profetica, genere rivoluzione del mondo, Marco Borgatti fa sapere che pianterà 3 (diconsi tre) alberi alla Villa. Ma lui non dice tre: troppo semplice. Sostiene che porterà il totale delle piante dimorate negli ultimi due anni da 237 a 240. Ora, a parte che tre mesi fa disse, sempre riferito agli ultimi due anni, che erano 227, anzi 225; a parte dunque i 10-12 che avrà piantato nel frattempo fuori notizia, ed aspettando gli altri 200 che promette per l'autunno, è possibile che codesta impostazione metodologica, senz'altro utile nelle intenzioni Borgattiane, sia considerata una sorta di vangelo dalle scuole che la seguono? Fa riflettere.
7 marzo. Grande
fratello in agguato? Sembrerebbe che per
attivare le telecamere comunali occorra una marea di passaggi
burocratici. Altrimenti, sostiene il sindaco, potrebbero funzionare
da grande fratello. Telecamere o meno, però, i malviventi
avranno vita grama tra qualche giorno. È in arrivo infatti un
bestione fuoristrada da 4 metri e 60 centimetri, quasi 17
quintali di stazza, in prossima dotazione ai vigili urbani. Con il
quale si potranno agevolmente inseguire i ladruncoli che
eventualmente fuggissero dentro i vicoletti del centro. Ah, l'auto,
una Toyota Rav4 da 2 mila e 500 di cilindrata, è acquistata a
noleggio per l'economico prezzo di 63 mila euro circa.
8 marzo. Festa della donna. I frollini escono solitamente il sabato. Questo sabato è la Festa della donna. Sarà, come al solito, colma di manifestazioni pubbliche che non modificano d'uno spillo la vita reale delle donne reali, ma fanno tanta pubblicità ai sindaci ed alle loro coorti amministrative. E tanto basta. A loro e, purtroppo, anche a molte donne.
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