ROSETO. Ping-pong di conferenze stampa sulla questione urbanistica. Domani mattina, sabato, una dell'opposizione. Lunedì, una della maggioranza. È muro contro muro sul "muro" di edifici sul lungomare.A mo' di promemoria, proverei così ad elencare a me stesso qualche dato di fatto. Ed a condividerlo qui, perché magari d'interesse più vasto.
Primo. La questione dell'articolo 20 dello Statuto comunale. Vale a dire gli amministratori che hanno proprietà loro o di loro parenti entro il quarto grado nella zona interessata dovevano uscire dall'aula al momento del voto. Secondo l'opposizione non l'hanno fatto. Secondo l'amministrazione, nel caso concreto, non era necessario. È una questione legale. Solo un tribunale, se chiamato a pronunciarsi, potrà stabilire. Personalmente credo che l'articolo 20 valga, ma è un'opinione. Ripeto: soltanto i giudici, se chiamati in causa, potranno dire.
Secondo. Il parere della Sovrintendenza. L'opposizione fa molto affidamento su di esso. Forse eccessivo. Intanto il parere è stato leggermente rivisto dalla Sovrintendenza stessa. Poi rimanda al caso per caso. E se il Comune dovesse rilasciare permessi di costruzione a tutti coloro che li chiedono, la Sovrintendenza che fa? Questo si è questo no? Non si può escludere dica di sì a tutti, con le solite raccomandazioni, che solitamente restano su carta.
Terzo. Politicamente parlando questa variante appare sempre più firmata "Giulio Sottanelli". Nel senso che il suo partito la sostiene più di tutti in Comune. Ed un suo assessore la difende a spada tratta. Non lo farebbe mai se Sottanelli non fosse d'accordo. E Sottanelli, con la sua "Azione" è colui che - è tutti i giorni nelle cronache - tratta per scegliere il candidato presidente della Regione per il centro sinistra. Una complicazione non da poco per una parte dell'opposizione.
Piccola conclusione personale. Questo è un argomento tecnico e giuridico. L'opposizione si gioca tutta sul piano legale. Anche perché del "panorama" eccetera al "popolo" in genere interessa fino ad un certo punto. Anzi, una volta in genere il popolo premiava i cementificatori. Ora forse non li premia più, ma nemmeno li penalizza elettoralmente.
Non canterei vittoria, né dall'una né dall'altra parte.
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