Una visione questa,
nettamente in antitesi con l'estremismo personalistico nel quale
invece è caduta la politica locale da qualche tempo a questa parte.
Certo, tutto a sta a vedere come reagisce il territorio stesso, le
forze economiche e quelle sociali. Se si accontentano in sintesi
dell'assoluta mancanza di moderazione e di un apodittico rifiuto al
confronto ed alla mediazione (a proposito questo estremismo
personalistico sta bene a Sottanelli? Va bene al mondo
ecclesiologico?) oppure vogliono davvero confrontarsi con qualcosa di
innovativo rinunciando all'egocentrismo incredibile fuori dal tempo e dalla storia.
In sostanza, si può riassumere così: neo-feudalesimo oppure “svolta” vera: questo il dilemma.
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