venerdì 10 marzo 2023

Se vuoi un pò di gentilezza, vai per negozi

A volte mi capita, per una qualche ragione, di frequentare dei negozi di abbigliamento o giù di lì. Che siano nei grandi centri commerciali o fuori non fa differenza. Ed ogni volta noto una estrema gentilezza delle commesse. Quasi che ormai la gentilezza si trovi solo nei negozi.

D'accordo, è un dovere professionale. Ma in molti casi c'è di più. Mi incuriosiscono. E provo, con domande all'apparenza (e forse non solo all'apparenza) sciocche, a scrostare un po' quella patina di professionalità. Ti accorgi allora che spesso dietro c'è un percorso di studi; c'è tanta competenza; c'è conoscenza del lavoro ed anche del linguaggio tecnico della moda.

Ma soprattutto, vedo tanta dignità. Perché spesso si tratta di ragazze. Che immagino non guadagnino chissà quali stipendi. Non godano di chissà quali garanzie contrattuali. Non sognino chissà quale futuro. Eppure sopportano tutte quelle ore di lavoro. Al chiuso. Sempre con la luce artificiale. Con l'aria forzata dai condizionatori. Senza vedere per ore se fuori piove o c'è il sole; se il cielo è azzurro o nuvoloso; di che “colore” è il mare, che pure sta li a due passi.

Ecco, io vorrei che queste ragazze avessero almeno stipendi doppi, tripli di quelli che immagino percepiscano. Ecco, quando sento in TV la signora Giorgia Meloni, la signora Elly Schlein, il signor Calenda o mettetici voi i nomi che volete, io penso a quelle ragazze, penso a quelle addette ai servizi pubblici o privati, penso a chi si prende cura del prossimo... e che magari non votano più o forse si, ma senza speranza.

E penso che quelle signore dei negozi, dei servizi, del “fare” vero, concreto, del “fare” con fatica fisica e psicologica, non siano nei pensieri di nessun governante e di nessun politico. E francamente mi sale una rabbia civile che nemmeno l'essere alle soglie della vecchiaia riesce a mitigare del tutto. Sono inguaribilmente di un'altra epoca, ahimé. Dove certe cose avrebbero suscitato una... rivoluzione. Politica, beninteso!

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