ROSETO. Mi ha telefonato un amico che non è di Roseto, anche se viene spesso da queste parti: “Ma che avete fatto causa all'Anas – ha esordito – l'ho sentito in Tv!”
“Guarda, abbiamo anche avuto un bel po' di turisti ed abbiamo la più bella d'Abruzzo, miss Anastasia Di Pietro che è rosetana doc, non è che facciamo solo cause all'Anas”, ho risposto tentando di cambiare discorso.
Però non c'è dubbio: la vertenza all'Azienda delle strade è stata, sotto l'aspetto della comunicazione, un bel colpo. E soprattutto la scelta dell'avvocato Maurizio Paniz come patrocinante del Comune, cioè l'avvocato “dei vitalizi”, l'ex-parlamentare Azzurro che in Aula difese “Ruby nipote di Mubarak”, come passò alle cronache qualche anno fa, è stato davvero un colpo da maestro.
E sì, perché dalla pandemia in poi, il sindaco Sabatino Di Girolamo, non sbaglia poi tantissimi colpi. Innanzitutto sembra fare di più “il sindaco”: è più presente. E poi, francamente, pare sapere approfittare di una certa perdurante afasia politica di una opposizione divisa e frammentata in cinque-sei monogruppi consiliari. Se seguta così – si sussurra a mezza bocca in città – la faccenda del prossimo sindaco se la giocano tutta dentro il centro-sinstra.
C'è da dire, infatti, che “il settembre” prima dell'anno elettorale (la primavera del 2021, se tutto va bene) è per la politica rosetana l'appuntamento del “non detto”. Si lavora, cioè, agli assetti delle liste e delle contese elettorali. Ma tutto rigorosamnete sottotraccia, all'insegna del motto “Non te impegnà”. E forse molti avversari – o presunti tali – avevano un po' sottovalutato Di Girolamo, che non sarà un grande amministratore a livello pratico, ma la politica, in specie quella locale, la conosce e la conosce molto bene.
Chissà, forse se ne vedranno delle belle. La fase – per gli scarsi reduci interessati alle questioni della politica locale – comincia a insaporirsi.
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