Sbagliereste a
pensare che in questo momento la politica sia in stain by. La
politica non si ferma mai. E quanto non si vede non vuol dire che non
stia lavorando. Chi è capitata la ventura di gestire dal potere
questa fase epocale gode indubbiamente del consenso popolare. I suoi
errori vengono perdonati in rapporto, appunto, all'emergenza senza
precedenti. Ma ciò non vuol dire che il consenso durerà per sempre.
Man mano che le
cose si assesteranno il quadro potrebbe mutare. A livello nostro,
teramano, questo quadro già presenta una increspatura notevole: il
caso dell'ospedale di Teramo. Lì è successo quello che non doveva
succedere. Lì si rischia davvero ciò che nessuno si potrebbe
augurare. Ebbene, a leggere in controluce certe prese di posizione,
alcuni interventi sulla stampa, eccetera, già si vede che lì c'è
una questione politica; di politca sanitaria se volete, ma sempre
politica. Come evolverà è difficile dirlo, ma potrebbe non essere
priva di conseguenze, politiche giustappunto.
È oggi,
nell'ombra, sottotraccia, che chi fa politica (da tutte le parti,
beninteso) prova ad immaginare nuovi equilibri e diverse prospettive.
Quanto siano realizzabili dipende tutto da come andrà questo
maledetto virus. Ma state tranquilli, ai nuovi scenari, sia nazionali
che regionali, si sta già pensando.