ROSETO. E' stata soltanto
l'anteprima. Un assaggio. Di uno spettacolo previsto per giugno.
Dedicato a Fellini, nel centenario della nascita. Uno spettacolo
raffinato, elegante, professionale. Come nello stile di Dorina Di
Marco, danzatrice, attrice, coreografa e, soprattutto, anima della
sua scuola d'arte con bambini dai tre anni in su.
Diceva Oscar Wilde:
“Si può esistere senza Arte, ma senza Arte non si può vivere”.
Una frase che Dorina Di Marco cita nel programma de “Le maschere di
Fellini”, che è appunto il titolo di questo suo ultimo spettacolo,
per la verità un po' erede di quello da lei proposto nel 2010 sempre
a Roseto. Uno spettacolo con le sue piccole “farfalle” e
“bambole”. Con le sue attrici (i nomi sono nell'immagine qui
riprodotta). Con la poesia di Giovanna Ferri e le musiche di Livio
Libbi.
Alla vigilia di Carnevale, nella sera
rosetana del Palazzo del Mare, per l'occasione “arredato” da
Dorina, un “amarcord” felliniano in piena regola. Con
quell'atmosfera “adriatica” che in fondo altro non è che il
retroterra della Roma felliniana, perfettamente parafrasata nei
costumi e nei volti delle attrici. Un filo sottile tra sogno ed
ironia. In sintesi una prova d'amore “...per chi come me vive nel
mondo della danza e della musica...”. Parola di Dorina Di Marco,
“per continuare a vivere e per condurre un esistenza appagante”.
E Dio solo sa, di questi tempi da vampiri,
di quanto ce ne sia bisogno.
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