ROSETO. Quando si dice che
non c'è un euro per mettere una lampadina, riparare una buca, pulire
un giardino, bisognerebbe ricordare sempre che il Comune spende 231
mila euro circa per le spese e gli “stipendi” (tecnicamente
indennità) dei politici chiamati ad amministrare l'ente. Cui
si aggiungono circa 70 mila euro per gli staff, 10 mila euro per il
consiglio comunale ed altri 10 mila per comprare i giornali che
leggono ogni mattina (tecnicamente rassegna stampa).
Insomma, 320 mila
euro per l'amministrazione politica dell'Ente. Più di quanto se ne
va per gli asili nido (260 mila) e le mense scolastiche (300 mila),
tanto per fare dei paragoni.
L'unica
consolazione è che tale costo della politica non conoscerà mai
crisi. Chiunque è, o sarà, il sindaco, gli assessori ed i consiglieri
tutti; nessuno, a qualsiasi partito o lista essi apparterranno,
nessuno, nessuno mai, toglierà simili benefici. Anzi, potrebbero persino aumentarseli.
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