ROSETO. Con i ritmi della Cologna-Roseto (ciclabile) per asfaltare l'autostrada del sole non sarebbero bastati 5 secoli! Ed intanto Simona Barba, a Pescara, dimostra che si fa politica-ambientalista con proposte concrete...
“Ed io pago...”. Attenzione, quelle cause si perdono ed il Comune ci rimette un sacco di soldi! aveva avvertito più volte Rosaria Ciancaione, consigliera Verdi-Sinistra-5Stelle. Come avesse detto: fate-causa-fate-causa-fate-causa! E difatti le prime cinque vertenze tributarie circa la tassa dei rifiuti – di quelle si sta dicendo – il Comune le ha perse fino in Cassazione. Con relativa condanna alle spese. Ed un aggravio di bilancio – teme la consigliera Ciancaione – che potrebbe arrivare anche a 100 mila euro, visto le ben 55 vertenze in corso.
Ode a De Annuntis. Sta diventando ripetitivo l'ostentare pubbliche riconoscenze, soprattutto da parte del pro-sindaco Angelo Marcone, all'indirizzo del potente assessore regionale di Fratelli d'Italia, Umberto De Annuntis. L'ultimo omaggio a mezzo stampa riguarda un finanziamento da 1 milione e 600 mila euro per asfaltare la pista ciclabile nella riserva Borsacchio. Visto che il tratto bianco è di circa 2 chilometri sarebbe come dire 800 euro ogni metro, tanto che converrebbe ricoprirla con dei tappeti persiani, certamente più economici. Per bitumare, inoltre, ci vorrebbe un anno e mezzo, stando a quanto dichiarato a Il Centro del 17 novembre. Come dire al ritmo di 1 chilometro ogni nove mesi. Con quel passo, per asfaltare l'autostrada del Sole ci sarebbero voluti 400 anni!
Contratti elastici. Intanto va avanti questa prassi tutta rosetana di modificare i contratti in corso d'opera appellandosi alla legittimità. D'accordo, ma anche prevedere bene i fabbisogni prima degli appalti non è mica vietato dalla legge! Come riunire l'inutile Tavolo del turismo entro la scadenza, peraltro prevista, non nuocerebbe ad affidi in materia turistica davvero onerosi. Oneri, oltretutto, consistenti anche in altri settori, ad esempio le consulenze sul “PAN” (piano di assetto per il Borsacchio) di fatto del tutto improprio visto che il confine della Riserva non è più quello alla base del Pan stesso.
Regolamento a colpi di maggioranza. Prosegue poi la disfida sul regolamento del consiglio comunale. Vale a dire le regole del gioco delle sedute consiliari, che la maggioranza intende dettarre da sola, senza confrontarsi minimamente con l'opposizione. E che parte dell'opposizione (Si.Amo e Fratelli d'Italia) regolarmente impugna al tribunale amministrativo (TAR). Con la differenza che per la maggioranza l'avvocato lo paga il Comune (cioè noi) e per i ricorrenti loro, cioè Teresa Ginoble, Francesco di Giuseppe e Nicola Petrini. Prossimo appuntamento davanti ai giudici del Tar il 26 febbraio prossimo.
Brava Simona Barba. Nel frattempo si è svolta la tradizionale Festa dell'Albero (21 novembre). E l'unica iniziativa (politica) degna di nota che io abbia trovato è quella di Simona Barba, bravissima consigliera comunale di Pescara, tra l'altro d'origine rosetana. Una mozione sulla trasparenza che potete leggere qui sopra in immagine. Niente a che vedere con il protagonismo dei nostrani super-volontari a 360 gradi. Ma qui è meglio tacere: sono suscettibilissimi!
Nessun commento:
Posta un commento